La musica elettronica di Berio nel ricostruito Studio di Fonologia al Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano. In due incontri, sabato 16 marzo e sabato 13 aprile, si potrà ascoltare il corpus delle composizioni elettroniche, riprodotte meccanicamente con la regia del suono di Sandro Gorli, nel luogo che conserva la ricostruzione dello Studio di Fonologia della Rai che Berio, insieme a Maderna, aveva contribuito a fondare e in cui quei brani sono stati realizzati.
Nel 1952 Berio poté assistere a un’esecuzione di musica per tape recorder: “al Museum of Modern Art assistetti a un concerto diretto da Leopold Stokowski che, a metà concerto, si rivolse al pubblico dicendo «adesso vi lascio, due altoparlanti prenderanno il mio posto». Fu in quell’occasione che ascoltai per la prima volta musiche elettroacustiche (la chiamavano tape music). […] Arrivato a Milano, alla RAI, mi sono procurato dei filtri, degli oscillatori, dei generatori di suono bianco e mi sono fatto allestire un variatore di velocità: le stesse povere apparecchiature, cioè, che abbiamo impiegato per la realizzazione di Ritratto di città.”
Come scrive Angela De Benedictis: “Berio comprese fin da subito (con intuito e sagacia notevoli) che, per la sua libertà da schemi precostituiti e per la sua alta permeabilità, questa nuova musica, oltre ad aprire il mondo dei suoni a inedite soluzioni ritmiche e timbriche «attraverso una più coerente e più salda organizzazione creativa», poteva adattarsi perfettamente a differenti situazioni psicologiche, ossia alla sonorizzazione «di copioni radiofonici, televisivi e cinematografici»”. Nacque lo Studio di Fonologia della Rai.
Dopo numerosi esperimenti, il primo brano in forma di studio compiuto giunse nel 1953 con Mimusique, breve «esempio di musica concreta con impegno d’arte», della durata di soli 2 minuti.
Sabato 16 marzo alle ore 16.00 sarà possibile riascoltare Mimusique insieme con Ritratto di città, Momenti, Mutazioni, Perspectives. Sabato 13 aprile sempre alle ore 16.00 sarà la volta di Thema (omaggio a Joyce), Visage, Chant Parallèles.
Introduce all’ascolto il musicologo Veniero Rizzardi.
I biglietti saranno in vendita al prezzo di 3 euro presso la biglietteria del Museo degli strumenti musicali del Castello Sforzesco. Il prezzo include la visita al Museo.
Sabato 16 marzo alle ore 16.00 al Castello Sforzesco, nellaSala della Balla del Museo degli Strumenti Musicali, Divertimento Ensemble presenta il nuovo appuntamento di Per Luciano Berio, il ciclo di concerti che, nell’ambito della stagione Rondò 2013 in programma fino a giugno, celebra il compositore italiano nel decennale della scomparsa con l’esecuzione integrale oltre che delle Sequenze, delle opere per pianoforte e delle composizioni per musica elettronica.
PER INFORMAZIONI:
info,www.divertimentoensemble.it,
tel. 02 49434973 cell. 334 1732400
Programma:
Sabato 16 marzo 2013, ore 16, Castello Sforzesco, Museo degli strumenti musicali, Sala della Balla
Per Luciano Berio – La musica elettronica
Ritratto di città (1954 – 30’)
Momenti (1960 – 7’)
Mutazioni (1955 – 3’)
Perspectives (1957 – 7’)
Mimusique (1953 – 3’)
Ingressi euro 3
Prossimo appuntamento:
Mercoledì 20 marzo, Auditorium Gruppo 24 Ore
Ore 20.30 Incontro con Marco Momi, Stefano Gervasoni e i tre
compositori vincitori del concorso Incontri Internazionali per giovani compositori “Franco Donatoni”, a cura di Alessandro Solbiati
Ore 21.15 concerto
Marco Momi, Novità (commissione Divertimento Ensemble 2013, prima esecuzione assoluta), per viola
Pascal Dusapin, Inside (1980), per viola
Stefano Gervasoni, Whisper not (prima esecuzione assoluta della nuova
versione – 2013), per viola e live electronics
Tre partiture selezionate attraverso il concorso Incontri Internazionali per giovani compositori “Franco Donatoni”
Divertimento Ensemble
Maria Ronchini, viola
Andrés Salado, direttore
Ingressi 5 / 10 / 15 euro
Comunicazione e ufficio stampa
Marco Ferullo
musicpress comunicazione
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mob. +39 347 1932762
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Francesco Tadini ringrazia Marco Ferullo per le news.