Vincenzo Silvestris
A cura di CRITICA IMPURA
Vincenzo Silvestris (Gioia del Colle, 1970) è un pianista classico sui generis, in quanto non disdegna lo sconfinamento all’interno di altre modalità espressive filtrate attraverso una solida rielaborazione personale che si avvale della sua tecnica pianistica, acquisita presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari dove l’artista si è diplomato nel 1991 con il massimo dei voti. Talento precoce, a soli tredici anni ha esordito suonando il concerto K.107 di Mozart con l’Orchestra da camera di Bari diretta dal M° E. Mariani. Ha ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali ed eseguito molti concerti sia come solista sia in orchestra da camera. Ha inoltre studiato con i Maestri Emanuele Arciuli e Paolo Bordoni e seguito corsi di perfezionamento tenuti dagli stessi Bordoni e Arciuli, da L. Ceci, S. Fiorentino, J. Hobson, B. Petrushansky, A. Lucchesini. Si è inoltre diplomato in didattica pianistica presso l’Accademia Musicale Pescarese con Piotr Lachert e ha conseguito il Diploma di Alto Perfezionamento in pianoforte con Paolo Bordoni. Fra le varie esperienze a contatto con il pubblico, ha tenuto lezioni-concerto nel progetto Laboratorio – Itinerari d’ascolto Creativo e Ricreativo, organizzato dall’Associazione Daniele Lobefaro in collaborazione con il Teatro Kismet OperA. Fra le tournèe all’estero, ricordiamo le esibizioni con l’Orchestra da camera di Tirana e con il chitarrista Marcos Vinicius. Fa parte del New Classical Group, gruppo costituito da musicisti con esperienze in diversi generi musicali. Ha pubblicato nel 2001 il cd O graziosa luna…, registrato dal vivo; nel 2002 è la volta di …Semplicemente emozioni. È del 2008 il DVD Dalla musica nella musica. Lo abbiamo incontrato e intervistato circa il suo ultimo progetto, il cd sorto dalla collaborazione con Franco Cusimano dal titolo L’arcobaleno dei Suoni, ispirato alla tecnica della Cromoterapia Vibrazionale.
C. I.: Ciao Vincenzo. Vuoi spiegarci come è nato il progetto che ha portato alla collaborazione con il dottor Cusimano e alla realizzazione del CD?
V.S.: Quest’opera nasce appunto dall’incontro con la Cromoterapia Vibrazionale di Franco Cusimano. Abbiamo creato non un semplice ascolto riconducibile ad uno stato d’animo già vissuto, ma emozioni da vivere nel presente creando un atteggiamento mentale capace di accogliere “il suono dei colori”. Come afferma lo psicologo: “l’essere umano assomiglia a uno strumento musicale molto complesso, unico e soavemente accordato, ogni cellula del corpo emette continuamente frequenze della vita fisica, emozionale, mentale, stabilendo una relazione. Corpo, cervello ed emozioni lavorano in continua sintonia e sinergia, sia strutturale che chimica in relazione alla musica.”
C. I.: Questo è un concetto anche poetico, visto che si ritrova ad in esempio in Pessoa all’interno del Libro dell’inquietudine. In che cosa consiste la cromoterapia vibrazionale ai cui principi questo lavoro musicale si ispira?
V.S.: Sulla base della cromoterapia ogni colore emette una frequenza diversa che incide sulla psiche umana in maniera differente. Come nel caso dei colori anche i suoni emettono delle frequenze ben definite, in questi anni ho cercato di comporre dei brani che rispecchiassero le medesime emozioni che i colori possono destare nella mente e nel corpo. La funzione di tale esperimento ci rimanda all’idea di relazione tra i vari stati d’animo (colori) e non alla sua apparente frammentazione, che attraverso il percorso dell’ascolto musicale ci conduce alla perfetta armonia mente-corpo, corrispondente alla luce, espressione universale di tutti i colori.
C. I.: Ovviamente stai parlando delle frequenze dello spettro visibile ben note in fisica, per quanto riguarda i colori, e delle frequenze acustiche per quanto riguarda la musica. A proposito di musica, tu sei fondamentalmente un interprete di musica classica. Questa esperienza ha influenzato in qualche modo la tua visione di quest’arte?
V.S.: Questa esperienza ha confermato in me che quando si ascolta, o nel mio caso si esegue un brano, l’emozione che si crea non deve essere il risultato di un ricordo, di un’associazione ad un qualcosa di già vissuto, di negativo o di positivo, ma sempre una emozione da vivere in quel momento (dell’esecuzione o dell’ascolto) che sarà sempre diverso e che ci trasforma.
C. I.: In te continua a vivere l’esigenza compositiva nonostante il tuo sentirti fondamentalmente un interprete di musica classica?
V.S.: Come dite voi, sono un pianista classico, ma “contaminato” da altri generi musicali. Quindi dopo un percorso discografico basato sulla interpretazione di brani classici ma anche di “cover” di brani cantati e non, di musica leggera in forma strumentale, sono passato ad un lavoro personale di composizione che non fa parte propriamente della mia professione in quanto sono prima di tutto un interprete. Questa propensione alla composizione anche se esisteva in me sin dai tempi del Conservatorio è stata accantonata sino a quando non mi è capitato di conoscere la Cromoterapia Vibrazionale di Franco Cusimano con il quale si è pensato di unire le competenze per creare il cd L’Arcobaleno dei suoni. Questa esperienza mi ha dato lo spunto per approfondire quindi, un nuovo percorso artistico.
C. I.: Progetti per il futuro?
V.S.: Dopo questo progetto ho pensato ad un nuovo lavoro che comprenderà un disco contenente musiche inedite per solo piano, ispirate sempre all’emozione, aspetto saliente di ogni espressione artistica.