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La musica, la tecnologia ed il consumismo nel XXI secolo

Creato il 16 febbraio 2011 da Wordsinsound
La musica, la tecnologia ed il consumismo nel XXI secoloQuest'articolo è stato redatto seguendo le indagini di mercato elaborate dal FIMI.
Innanzitutto ci tenevo a dirvi che l'articolo che state per leggere è una pubblicazione alquanto inusuale per il nostro blog. In una società per comprendere appieno in che modo il mercato si stà evolvendo abbiamo bisogno di dati statistici e di percentuali. E ricordiamoci sempre che dietro quelli che possono sembrarci solo numeri ci sono le carriere dei Vostri artisti e di coloro che lavorano per far sì che la musica, al giorno d'oggi, sia competitiva, all'avanguardia e, soprattutto, di qualità. Dai tecnici del suono ai manager, dagli artisti ai promoter: nulla si muove in questo enorme meccanismo se mai venissimo a mancare noi consumatori. Ma dato che il termine "noi consumatori" è freddo e vagamente impersonale, il tutto può essere sostituito con "noi appassionati"o ancora meglio "noi giovani". Perchè il futuro del mercato musicale è nelle nostre mani. Vi lascio ai dati qui di seguito.
Negli ultimi dieci anni gli introiti derivanti dalla musica digitale (parliamo quindi degli Store multimediali online con digital delivery) sono aumentati del
1000% in sette anni mentre l'industria della musica registrata perde 1/3 del suo valore. Negozi che offrono il download di tracce singole e di interi album, servizi di streaming, siti gratuiti per gli utenti, radio in internet, musica in abbonamento, video online: tutte idee definite fantascientifiche una decade fa.
La quota digitale si attesta intorno al 29% dei guadagni dell’industria musicale;
paragoniamo questo valore al timido affacciarsi delle nuove tecnologie del commercio in settori quali il cinema e l'editoria, rispettivamente all' 1% e 2% Nel marzo del 2010, si è calcolato che se il problema pirateria non verrà adeguatamente affrontato le industrie creative europee perderanno da qui al 2015 più di un milione di posti di lavoro. Eccovi alcuni importantissimi dati elaborati dal FIMI:

13 milioni
– il numero di brani licenziati dalle case discografiche ai servizi di musica digitale;

oltre 400
– i servizi di musica digitale autorizzati nel mondo;

4,6 miliardi di dollari Usa
– il valore del mercato della musica digitale nel mondo;

6%
– la crescita dei ricavi complessivi da musica digitale nel 2010;

29%
– la quota dei ricavi globali delle case discografiche generati dai canali digitali;

più di 1000%
– l’incremento di valore del mercato della musica digitale tra il 2004 e il 2010;

-31%
– il calo complessivo in valore dell’industria della musica registrata tra il 2004 e il 2010;
-77% – il crollo stimato delle copie vendute tra il 2003 e il 2010 dagli album di debutto piazzatisi nella Top 50 a livello mondiale;
-12% – il calo di fatturato registrato complessivamente dai 50 maggiori tour a livello mondiale nel 2010 (fonte Poolstar);
-17% – il crollo del numero dei musicisti professionisti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2009 (fonte Ministero USA del lavoro e RIAA);

240 miliardi di dollari
– l’ammontare delle perdite che le industrie creative europee potrebbero subire tra il 2008 e il 2015, in termini di fatturato al dettaglio, per effetto della pirateria (fonte Tera Consultancy).

FONTE DELL'ARTICOLO: DATI DI MERCATO FIMI

Innanzitutto ci tengo a precisare che chi scrive è un ragazzo proprio come tutti gli altri che seguono questo blog: ho diciotto anni, risparmio quello che posso e c'ho poco da spendere.
Bene, io la musica la compro. Sento di persone che ragionando a loro modo affermano di "protestare contro i prezzi ladri" quando scaricano la musica online o, ancora più eclatante, è il caso di quelli che dicono "tanto le cose non cambieranno solo perchè ci sono io ad acquistare un brano". Ed è qui l'errore. Una protesta sensata, innanzitutto, prevede una presa di posizione da parte di chi è fruitore di questo prodotto in favore di quelli che la musica (secondo il proprio parere personale) "la sanno fare" e che quindi "meritano". Non ho ancora avuto esperienza di una versione di ITunes che ti obbliga ad acquistare il nuovo singolo di un qualche cristiano già in testa alle classifiche. Vedete...il mercato digitale è stato creato apposta per noi: è un mercato in cui ognuno è libero di scegliere il prodotto che vuole a prezzi vantaggiosi. Il costo di una album in digital delivery è di circa 8,00€. Una pizza con gli amici, tre birre non comprate, sette litri di benzina in meno nella macchina. Se non volete acquistare un prodotto a scatola chiusa (so che vuole dire) ascoltate la musica da Youtube, ascoltatevi anche tutto l'album...ma dopo compratelo.
Una piccola parentesi per quello che riguarda i dischi: non seppelliamoli in giardino. Avere un supporto fisico dal qualche tirar via un bel pò di emozioni non vale il suo prezzo, ma molto di più. Preferisco un vecchio vinile o un bel CD invece di un pugno di fottuti byte.

C'è adesso da farsi un esame di coscienza: sono un appassionato? Se la risposta è sì, sapete cosa fare. Perchè lamentarsi del fatto che non c'è nuova musica in giro oppure che "un gruppo come i Led Zeppelin non ci sarà mai più" è il pensiero più idiota che si possa azzardare. Voi sintonizzate le vostre radio, cercate in Internet, leggete le riviste specializzate, seguite i consigli dei vostri amici: aprite le orecchie, insomma. E se qualche artista merita, supportatelo. Oggi nessuno campa d'aria. Nemmeno l'arte. E se un giorno scoprirete che il vostro gruppo preferito è arrivato in cima alle classifiche dopo essersi spaccato il culo per dieci anni, sappiate che è anche merito vostro. Se ciò non dovesse succedere, avrete sempre le loro, le Vostre canzoni, a farvi compagnia ed avrete vissuto una breve avventura riponendo in loro la vostra fiducia ed i vostri risparmi.
Abbiamo tutti i mezzi possibili, oggi. Forse ci manca una coscienza critica e l'entusiamo. Ma questa roba, amici, non la vendono in Internet.
A buon intenditor...

P.S. = sarei felice di leggere qual'è la vostra opinione. Una mail, magari? Un commento? Beh...c'è il blog e c'è il mio profilo. Stà a voi...
R.Clockheart

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