“La musica perfetta” di Paolo Brecciaroli, Edizioni Iacobelli

Creato il 11 giugno 2011 da Rita Charbonnier @ritacharbonnier
Consiglio di lettura. Per chi nutre qualche diffidenza nei confronti della cosiddetta musica classica. Per chi la ama e la conosce, invece, ma vuol tentare un nuovo approccio. Per chi vuol gustare un saggio che sostenga e provi, in modo chiaro e fruibile, come alcuni compositori siano stati più grandi di altri; per chi ama le associazioni tra musica, letteratura e arti figurative. La musica perfetta. Da Monteverdi a Debussy, l'eccellenza del comporre fino alle soglie del '900 di Paolo Brecciaroli (Edizioni Iacobelli, 219 pag., € 18,00) sceglie quindici compositori, da Claudio Monteverdi a Claude Debussy, passando per il nostro Mozart, e illustra gli elementi di importanza della loro musica, sempre integrando l’opera, la persona e il momento storico e artistico. Completano il libro un indice analitico, una bibliografia, una discografia, un glossario di termini musicali e una tavola cronologica. Dichiara l’autore:
Dobbiamo uscire dall’attuale nefasta dittatura del distratto ‘sentire’ e ritrovare il senso pieno e cosciente dell’attento ‘ascoltare’, unico viatico che riesce a dare senso compiuto alla fatica, al tormento e alla grandezza umana che sommi artisti ci hanno elargito perché noi tutti diventassimo migliori.

Bach l’architetto, Brahms il nostalgico, Strauss l’instrumentatore... La musica perfetta è un racconto che ci avvicina alla musica colta, agile nell’approccio ma profondo nell’analisi. È un viaggio attraverso i secoli, l’arte, i suoni, le cui tappe sono scandite da quindici grandi personalità che hanno rivoluzionato il cammino della musica occidentale. Spiritualità, genialità, poesia si intrecciano in un percorso che va oltre la raccolta spicciola di notizie, diventando uno strumento utile per chi vuol farsi un’idea valida e consapevole.
Ho molto amato il capitolo dedicato a Mozart. Un piccolo estratto:
Mozart ci dice come siamo veramente ma non ci indica come dovremmo essere, come farà invece di lì a poco, con una straordinaria carica etica, Beethoven. Anzi, Mozart è assolutamente definibile come a-morale e, proprio per questo, mai immorale. La sua impareggiabile capacità d'introspezione è di per sé un valore forte, centrale e ineludibile. Ciò che impressiona di più della sua arte è la sensazione che ogni sua componente sia certo stata scritta da un genio e, ciononostante, sia prettamente 'umana', quindi alla nostra portata, comprensibile nei significati artistici e spirituali, così come in quelli materialmente sonori, esecutivi, con una tangibilità tanto lampante da lasciarci ogni volta favorevolmente sconvolti, a bocca aperta. Tutto è nitido, proporzionato, giusto, credibile, immerso com'è in una luce sfolgorante e magnifica.

Paolo Brecciaroli nasce a Roma nel 1961. È musicista concertista e direttore di corali. Dopo aver studiato pianoforte e organo, si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Compiuti gli studi presso l’Università La Sapienza di Roma, fonda lo studio musicale Euphonia, dedicandosi all’organizzazione di manifestazioni musicali, concerti, corsi e seminari. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche come esecutore e come divulgatore. Alle attività di docenza coniuga quella di concertista e conferenziere.
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