La NASA sta iniziando a concretizzare i dettagli di una futura spedizione umana su Marte ed organizzerà un incontro il prossimo autunno per raccogliere idee e proposte. Lo scopo è quello di definire una possibile area di sbarco ad alto valore scientifico ma, allo stesso tempo, in grado di assicurare un atterraggio sicuro e risorse naturali sufficienti per consentire agli esploratori di vivere e lavorare sul Pianeta Rosso.
Quello che si terrà tra il 27 ed il 30 ottobre, al Lunar and Planetary Institute di Houston, sarà il primo " Landing Site/Exploration Zone Workshop for Human Missions to the Surface of Mars".
"Sarà un acceso dibattito", ha detto Jim Green, capo della Planetary Science Division della NASA. Con la riunione di ottobre, ha aggiunto, "dovremmo iniziare a chiederci come una stazione su Marte dovrebbe essere e come dovrebbe operare".
Il processo per selezionare il sito di atterraggio partirà dalle immagini acquisite del Mars Reconnaissance Orbiter ( MRO) and Mars Odyssey, catalogo che potrà arricchirsi con le foto delle sonde che orbiteranno il pianeta nei prossimi anni. I due orbiter per il momento hanno restituito davvero molto materiale su cui lavorare ma non abbastanza, se si pensa che MRO ha ripreso solo il 3 per cento della superficie di Marte ad alta risoluzione. Le rispettive missioni, iniziate nel 2006 e nel 2001, dovranno perciò sfruttare al massimo i prossimi anni (non molti), fino alla fine della vita operativa delle sonde.
L'obiettivo è quello di garantire un luogo idoneo ed allo stesso tempo interessante.
Come indicato nello schema in apertura, la NASA ha stabilito che, almeno in una prima fase, il raggio di azione degli astronauti non dovrà superare i 100 chilometri, per esigenze di supporto vitale e tecnologie di esplorazione.
Anche se ancora può sembrare un traguardo lontano, il percorso verso Marte compie piccoli passi ogni giorno con le conoscenze acquisite grazie alle missioni in corso dei rover e degli orbiter, all'esperienza ed agli esperimenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ed allo sviluppo di una nuova generazione di veicoli spaziali come lo Space Launch System rocket e la capsula Orion.
A questo link, la presentazione dell'evento: http://www.nasa.gov/sites/default/files/atoms/files/first-landing-site-announcement.pdf