La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora. (cit)

Creato il 28 maggio 2014 da Verdeacqua @verde_acqua
La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora. (cit)
La prima volta che fai l'amore non sai come sarà, ti sei preparata, ci hai pensato tanto, per non parlare delle aspettative, e poi quello che si prova, nel bene e nel male, non è mai come lo si era programmato.
La prima volta che capisci che è lui quello giusto la realizzi quando la stai vivendo. Non la programmi.
La prima volta che guardi tuo figlio non sarà mai come te lo eri immaginato. Sarà di più.
La vita ha la capacità di regalarci prime volte anche quando pensiamo ormai di averle viste se non tutte almeno tante, quando pensiamo di aver passato certe fasi, quando pensiamo che ormai sappiamo com'è.
E invece.
Invece succede che per la prima volta parti senza di Lui. Quello Grande.
Perchè siamo capaci di stare lontani, capita spesso, e a volte ci vuole proprio. Ma i viaggi no.
Quando si tratta di partire, nel senso più bello che c'è, lui ed io siamo sempre stati insieme.
Perchè quando mi riempio gli occhi di bellezze, quando scopro, osservo, mi perdo, attraverso, guardo il nuovo, lui c'è sempre stato.
Viaggiare è una cosa che faccio con lui. Magari si lascia a casa quello piccolo, ma mai lui.
E non sto dicendo che non ne valga la pena. Anzi. Viaggiare fa sempre bene. Anche senza il proprio compagno di avventure. Però è stato strano.
Non c'è nelle mie fotografie, non c'è nei miei racconti, non c'è nelle tante cose che sono successe.
Mi è mancato e io mi sono sentita una ragazzina innamorata.
Mi è mancato gironzolare con lui, assaggiare con lui, discutere su dove con lui, fare l'amore con lui in posti nuovi.
Ma non ci penso mai quando viaggio. Lui del resto c'è. E' una cosa naturale. Come non manca mai la mia guida, la mia macchina fotografica, la mia voglia di andare anche là.
Da quando lui è parte di me, da quando c'è una nostra vita, lui è stato in ogni viaggio.
E questa volta c'era ma in un modo tutto nuovo. C'era perchè non c'era. C'era perchè ho pensato tanto a lui. C'era perchè sentivo le famose farfalle nello stomaco. C'era perchè se non rispondeva al telefono mi sembrava di essere tornata alla gelosia di anni e anni fa. C'era perchè in alcuni posti ci eravamo già stati insieme, e con quel bambino che era molto più piccolo di adesso che corre su e giù per la spiaggia.
C'era perchè lui c'è. E' nella mia pelle. Anche se suona davvero troppo sdolcinato. Ma non c'è altra spiegazione.
E per la prima volta ho sentito tanto la sua mancanza.
La mancanza del nostro amore silenzioso. Quotidiano.
Quell'amore che c'è sempre ma hai poco tempo per pensarci. Quell'amore che si è radicato, che era giunto in fretta, e che con il tempo ha semplicemente imparato ad essere meno prepotente. A mettersi da parte.
In nome delle cose da fare, della normalità, del non abbiamo più vent'anni, dei figli, del lavoro, delle incomprensioni, dei litigi, della voglia di mandare tutto all'aria.
A volte bisogna andare via, e senza sapere, provare nuova nostalgia.
Anche se è solo per una settimana. Il tempo del resto è relativo, un'invenzione. E a volte ne serve tanto. A volte ne basta poco.
E poi quando si torna, nonostante la realtà sia forte e si ricominci subito a litigare come sempre, ricordarsi quella voglia di lui.
Perchè è bella di per sè.
Per la prima volta sono stata felice di tornare a casa dopo un viaggio. Di solito vorrei che durasse sempre ancora un pò.
Sappiamo tutti quanto speciali siano le prime volte.

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