Eccomi a raccontare la Notte Bianca fiorentina di quest'anno.
Lo scorso anno questa manifestazione fu per me una piacevolissima scoperta.
E come tutte le prime volte, su una una prima volta un po' convulsa, saggiata con cautela, andando verso i posti consueti, magari più conosciuti.
Stasera è stata la volta della ricerca e della scoperta.
Intanto l'impressione avuta è stata che, rispetto allo scorso anno, in giro c'era molta più gente.
Ma molta molta di più.
La mia notte bianca è iniziata con l'arrivo in Firenze attorno alle 19,30. Scendendo dalla tranvia alla stazione di Santa Maria Novella, con le rondini volano e fischiano nel cielo.
Sagrato della Basilica di San Lorenzo.
Blow up quintet, con una performance musicale teatrale.
Molto bravi, bella musica.
Via Calzaioli.
Street dance sotto le logge di Piazza della Repubblica.
Cortile di Palazzo Strozzi. Aerial Boundaries, installazione dell’artista Loris Cecchini, e l'occasione per salutare l'amica Caterina.
Nativi americani in Via de' Cerretani.
La "Tarantola" in Piazza Strozzi.
I ceramisti di Montelupo Fiorentino.
Loggia del Porcellino, Paolo Baglioni quintet, con la loro musica balcanica.
Piazza della Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi, recital lirico.
Lo spettacolo del Ponte Vecchio.
Il concerto di Edoardo Bennato in piazza Poggi, sotto la Torre di San Niccolò.
Le lanterne in volo sull'Arno.
Verso piazza S. Croce.
Di nuovo in piazza della Signoria.
In piazza della Repubblica ad ascoltare una cover band di Ligabue.
E poi, via, verso casa, tra gente ormai stanca, molto.
Eco la mappa della mia notte bianca.
Dalle 19,30 alle 3,00 della notte, e più di dieci chilometri di passi, chiacchierate, risate e fotografie.