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La Notte del Vento e delle Rose di Anna Bulgaris, un esordio d'autore

Creato il 21 settembre 2012 da Pinkafe
di Marty
La Notte del Vento e delle Rose di Anna Bulgaris, un esordio d'autoreNapoli, 1799. Una donna trascina con sé un bambino, un uomo li segue tra la folla... E mentre il molo brulicante di volti sudati e affaccendati segue la sua routine quotidiana, qualcuno li osserva dal ponte di una nave straniera. Viene dall'Inghilterra per tentare di ristabilire un equilibrio fra Borboni e Inglesi, ma anche per ritrovare la donna che pensa di aver perso per sempre.
Julia è destinata a fuggire, prima dall'uomo che ama con tutta sé stessa e che l'ha abbandonata nel momento del bisogno, e ora da chi la insegue per strapparle il bambino che lei ha deciso di riscattare da un futuro di soprusi e angherie. Il suo cuore non ha pace, meno che mai ora che suo marito Christian ha deciso di riportarla a casa. Lui dovrà riconquistare la sua fiducia e riconoscere la donna coraggiosa e saggia che Julia è diventata, mentre lei dovrà abbandonarsi di nuovo a quello sguardo che anni prima, ancora ragazzina, l'aveva rapita. In un mondo dove gli intrighi di corte, le invidie e l'ossessione sembrano regnare incontrastati, riuscirà il loro amore a risorgere dalle ceneri?
La notte del vento e delle rose è un romanzo di grandi passioni, e racconta una storia d'amore difficile, dominata da un sentimento tumultuoso e intenso, che si percepisce in ogni sua pagina.
Chi sono Christian e Julia? Personalmente mi ci è voluto del tempo per conoscerli e arrivare a farmi un'idea di quest'uomo e questa donna. Capitolo dopo capitolo, la loro storia si compone pian piano come in un mosaico, nell'alternarsi di due diversi piani temporali: il presente e il passato.
Il presente è il Regno di Napoli, descritto in una delle sue pagine più drammatiche, la sanguinaria repressione sanfedista di fine settecento, e la penna della Bulgaris non tradisce il realismo storico, ma riesce a raccontarlo con sorprendente delicatezza, quasi con pudore, e con grande compassione. Ma il presente è soprattutto la seconda occasione per due coniugi che, sebbene profondamente innamorati, sono stati divisi da quel genere di tragedia che può realmente spezzare una famiglia.
Il passato è l'Inghilterra dei boschi vicini al mare, dove ci viene racconta la nascita di questo amore, con flashback che come lampi squarciano la nebbia, ora regalandoci immagini romantiche e suggestive, ora rivelandoci i gotici segreti dei nobili Blackwood.
Julia è una figura femminile dalla grazia fragile ed eterea, e proprio come se fosse un prezioso e bellissimo cristallo il protagonista e l'antagonista del romanzo la guardano e la vogliono, proiettando su di lei i loro desideri, senza mai vederla per come è davvero. Christian alla fine ci riuscirà, ma sarà un percorso difficile, perché Christian stesso è un eroe difficile: possiede i tratti più caratteristici dell'alfa sempre gradito alle lettrici di romance (forza, virile ostinazione, nonché il fascino magnetico dell'uomo solo al comando), che dovranno stemperarsi per riconciliarlo con un personaggio ferito ma determinato come Julia. Una doverosa parentesi su Enrico Mirabelli, capitano sanfedista e villian di questa storia: per quanto mi riguarda è stato l'incontro più piacevole del romanzo! Un personaggio controverso, oscuro e senza scrupoli, ma anche molto affascinante. Spero possa avere un giorno la sua storia, perché sarebbe davvero una grande soddisfazione scoprirlo innamorato di una donna e non di una creatura idealizzata.
Particolarmente incisive a mio giudizio le interpretazioni dell'ammiraglio Nelson e di lady Emma Hamilton, mentre tra le figure inventate dall'autrice mi sono rimasti nel cuore due angeli molto diversi tra loro: l'aitante e mortale Drew Wakefield, e Luca di Nardò, delizioso cherubino di cinque anni. In conclusione un romanzo d'esordio dalle atmosfere struggenti e intensissime, che mi ha trasporta con eleganza e sentimento in un'ambientazione poco visitata, passionale e vivissima.

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