La notte: indimenticabile ritratto della fine di un amore
Creato il 09 settembre 2012 da Persogiadisuo
LA NOTTE
di Michelangelo Antonioni
Italia, 1961
con Jeanne Moreau, Marcello Mastroianni, Monica Vitti
Genere: dramma
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Milano, alba degli anni ’60, un uomo e una donna. Lui si
invaghisce di una donna molto più giovane e lei, quasi materna e permissiva, si
mostra indulgente con entrambi, ma poi fa ricordare al compagno cos’è(ra)
l’amore vero leggendogli una romantica lettera che ora risulta straziante per
entrambi in quanto testimonianza di un amore che non c’è più.
L’amore che cede il posto al desiderio di evasione e
giovinezza in una relazione con una persona più giovane, la partner indulgente
e matura che vuol far ragionare l’amante perduto. Se L’Avventura e L’Eclisse
sono incentrati su un amore che nasce, La notte è il ritratto di un amore che
sta finendo, ma che potrebbe ricominciare, poiché tutto è mutevole e confuso.
Incarnazione di questa società volubile è la donna, ancora
una volta al centro dell’opera di Antonioni, con crisi (silenziose) e
indecisioni. Ma dietro queste apparenti insicurezze si nasconde il punto fermo
della coppia, la luce della ragione.
E due meravigliose donne sono chiamate a dar vita a due
personaggi bellissimi: la seducente Valentina di una Monica Vitti corvina e
sexy, che inizia civettando e finisce intrappolata dalla crisi della coppia e
la Lidia di Jeanne Moreau, donna di sensualità matura che registra e reagisce
silenziosamente gli avvenimenti che le accadono intorno. Il suo sguardo
rassegnato, privo di luci ed emozioni, incarna la crisi del rapporto.
Gli uomini invece sono sempre passeggeri e superficiali. E
il Mastroianni de La notte si aggiunge all’indolenza di Alain Delon di
L’eclisse e al Gabriele Ferzetti de L’avventura.
Tra i quattro film di quella che è stata definita la
tetralogia dell’incomunicabilità di Antonioni, è a mio avviso il più compiuto e
maturo, meno estetizzante e sperimentale e il più adatto ad una visione
attuale.
PREMI
Il film vinse l’Orso d’oro al Festival di Berlino, e il
Nastro d’argento e il David di Donatello per la migliore regia.
REGISTA
Michelangelo Antonioni: qui la sua biofilmografia e la
monografia a lui dedicata.
ATTORI
Jeanne Moreau: dopo il successo ottenuto con Louis Malle la Moreau comincia a essere corteggiata da registi internazionali.
Monica Vitti: per la prima volta non è lei la protagonista
in un film del compagno Antonioni.
Cliccate sui due seguenti link per la biofilmografia e monografia.
Marcello Mastroianni: al primo ed ultimo film con
Antonioni, Mastroianni era reduce dal successo de La Dolce vita (1960).
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