Il presidente del Parlamento Cemil Çiçek, in un incontro giovedì con la stampa (a cui hanno partecipato anche i direttori delle pubblicazioni delle minoranze greco-ortodossa, armena ed ebraica), ha spiegato i meccanismi alla base del funzionamento della commissione – formata da rappresentanti di tutti i partiti: Akp, Chp, Mhp, Bdp – che avrà il compito di scrivere un nuovo testo costituzionale. Sono stati istituiti tre gruppi di lavoro, che si occuperanno di ricevere proposte da parte separatamente dei partiti politici non rappresentati alla Grande assemblea nazionale (il parlamento turco è monocamerale), di associazioni professionali e sindacati, di organizzazioni non governative, fondazioni e minoranze religiose: il processo inclusivo di cui aveva ripetutamente parlato il primo ministro Erdoğan in campagna elettorale. Le proposte verranno raccolte e valutate entro aprile del prossimo anno: poi si passerà alla redazione del testo costituzionale, al dibattito pubblico, alla revisione del testo e alla sua trasmissione al Parlamento per l’eventuale approvazione – nelle intenzioni, entro la fine del 2012. Nel frattempo, è entrato in funzione il sito web dedicato ai lavori della commissione per la nuova costituzione di cui avevo parlato a settembre . Altro che “rischio autoritarismo”: questo è un immenso e magnifico esempio di trasparenza, di inclusività, di democrazia.