La nuova energia salverà il mondo

Creato il 17 settembre 2012 da Astorbresciani
Il mondo sta cambiando pelle, nel caso in cui non ve ne foste ancora accorti. C’è un fattore che più di altri sta determinando il cambiamento. Mi riferisco all’energia. Sì, avete capito bene, il motore di ogni cosa, il propellente dell’esistenza, senza la quale nulla sarebbe com’è. Abbiamo la fortuna di vivere in un mondo che sta per esaurire la vecchia energia e che dovrà adottare una nuova energia. Ciò avverrà in parte con un processo di sostituzione e in parte grazie a una radicale trasmutazione, un processo alchemico spirituale, sicché nulla sarà più com’è. Ci sono grandi novità in arrivo e altre in cantiere che ci riguardano da vicino. Si possono riassumere in due categorie complementari. La prima concerne le energie fisiche, cioè le risorse naturali che alimentano la civiltà se non la vita stessa sulla terra. La seconda riguarda la metamorfosi dell’energia psichica e quindi antropologica. Cominciamo dalla prima. La crisi energetica è sempre più accentuata e preoccupante. Le principali fonti di energia del pianeta si stanno inaridendo. L’uso irrazionale del combustibile fossile, una risorsa limitata e non rinnovabile, è una della cause primarie di ciò. Il petrolio non è solo e sempre più costoso, è anche prossimo a esaurirsi. Quanto ci vorrà perché le trivelle smettano di pompare l’oro nero? Trent’anni? Forse meno. Per altro, il geofisico americano Marion King Hubbert aveva pronosticato già nel 1956, nella sua famosa “curva” matematica, il picco geologico del tasso di estrazione del petrolio. Di fatto, la crisi petrolifera non è dovuta solo a logiche economiche, come si è tentati di credere in modo semplicistico, ma dipende anche da fattori geologici e ambientali, come il depauperamento delle sacche estrattive e il maggiore consumo dovuto alla crescita demografica. Lo stesso discorso vale per il carbone e per i gas naturali, la cui disponibilità non è illimitata. Nemmeno il caro, vecchio legno gode di buona salute, vista l’indiscriminata, folle deforestazione in atto sul pianeta. Occorre trovare fonti di energia alternativa e finiremo per trovarle, obbligandoci a cambiare abitudini. Quale sarà l’energia del futuro? Non sono uno scienziato né un indovino, dunque posso solo sfogliare il ventaglio delle probabili soluzioni già individuate. Useremo le risorse energetiche rinnovabili, vale a dire l’energia idroelettrica, quella solare, eolica, marina e geotermica. Già ora ricorriamo alle energie sostenibili e all’energia nucleare, anche se su quest’ultima, di cui ho scritto in un mio editoriale del 4 novembre 2011 (http://www.giuseppebresciani.com/2011/04/nucleare-le-ragioni-del-si-e-del-no.html), pende la spada di Damocle. In realtà, ci sono altre possibili soluzioni, come i biocombustibili, ottenibili tramite il lavoro svolto da microorganismi geneticamente modificati (tipo il batterio Escherichia Coli) atti a digerire alcune sostanze di facile reperibilità, così da trasformarle in composti chimici da utilizzare come carburanti. Oppure l’idrogeno ricavato dalle biomasse o l’energia delle onde e delle maree. Sarebbero fonti di energia inesauribile. Per ultima, ma non ultima, considero la fusione nucleare fredda, che altro non è se non la stessa energia che fa brillare le stelle. Gli esperimenti iniziati dagli scienziati americani Fleischmann e Pons nel 1989 sono anch’essi oggetto di controversie (soprattutto per la scarsa riproducibilità degli esperimenti) ma a differenza della fusione nucleare calda, la fusione a freddo non comporta la produzione di scorie radioattive né di raggi gamma. Il problema, al momento, è che è difficile ottenerla. Ma un giorno, grazie alla ricerca scientifica, sarà possibile ricavare energia pulita dagli atomi e allora l’umanità farà “bingo”. Penso che l’energia fredda sia la migliore alternativa al petrolio e cambierà in maniera profonda e positiva il mondo e la vita sulla Terra. Detto questo, passo al cambiamento energetico sottile, quello che chiama in causa ognuno di noi e che renderà possibile l’opzione vincente. Affinché il nuovo mondo sia migliore dell’attuale bisognerà fare un salto quantico. Albert Einstein affermava: “la logica vi porterà da A a B, l’immaginazione vi porterà dappertutto”. Sarà dunque l’immaginazione a salvare la Terra e i suoi abitanti? Anche. Ma a fornirci la chiave per aprire le nuove porte sarà il radicale, invisibile cambiamento in atto già da alcuni anni nei “risvegliati”, coloro in cui è avvenuto un cambiamento del DNA, e nei nuovi nati, i sorprendenti bambini indaco e cristallo-arcobaleno. Cosa sta accadendo di così importante ma non visibile a occhio nudo? Si sta registrando in ogni parte del mondo, e in numero crescente, una presa di coscienza umana che corrisponde a una nuova consapevolezza. Ciò avviene perché l’umanità è chiamata a compiere un balzo in avanti se vuole sopravvivere. Sta dunque avvenendo un primo passaggio dalla vecchia energia vibrazionale, di cui ci siamo nutriti e abbiamo prodotto per eoni, a una nuova energia di tipo espansionale. La prima è frutto del dualismo, è il risultato di due forze contrarie che si oppongono l’una contro l’altra creando una vibrazione. È l’energia che ha accompagnato il cammino della nostra civiltà, le cui fondamenta poggiano sulla polarità delle forze – la luce e il buio, il bene e il male, il maschile  e il femminile, ecc – oltre che sul controllo e la tensione verso il potere. La nuova energia, invece, supera il dualismo, concilia gli opposti e perciò è unificata. Essa non vibra come la prima ma si espande in ogni direzione simultaneamente, dentro e fuori, nel tempo oltre che nello spazio. Questa nuova energia è già attiva, la usano le persone illuminate, le vere guide spirituali, i nati con potenzialità e talenti nuovi. Questi ultimi erediteranno il regno dei cieli sulla Terra, per usare un’espressione cara ai cristiani. Taluni definiscono l’affermazione dell’energia espansionale nel genere umano il “Nuovo avvento”. In effetti, è un avvento che cambierà il modo di pensare e di agire degli uomini, e quindi la vita sulla Terra. Ci vorrà ancora un po’ di tempo perché ciò si compia, siamo solo all’inizio del processo di palingenesi, ma succederà e molti dei miei lettori vedranno realizzarsi il cambiamento epocale. 
Di una cosa sono certo: le mie tre nipotine (nate nel 2011 e 2012) conosceranno la fine dell’era del petrolio e insieme il trionfo della nuova consapevolezza, associata alla diffusione dell’energia espansionale, che sostituirà gradualmente quella vibrazionale. Non è fantascienza. Conosco tante persone la cui vita è cambiata in questi ultimi anni grazie alla nuova coscienza che si sta diffondendo nel mondo. È cambiato il loro modo di vedere le cose, la loro alimentazione, l’attenzione verso le cose che contano veramente e il rifiuto di quelle vacue, l’atteggiamento critico verso i dogmi e le istituzioni.  E ne conosco altre che avvertono un profondo disagio interiore al quale non sanno dare il nome appropriato. Ignorano che sono entrate in un processo di trasformazione, che a volte comporta resistenze e sofferenza. Il paradosso è che se osserviamo la realtà di tutti i giorni finiamo per scuotere la testa e domandarci “dove andremo a finire?”. Il pessimismo è giustificato. In realtà, stiamo procedendo verso nuove dimensioni. Il genere umano e la Terra hanno già attivato le contromisure per fermare il degrado ed evitare l’apocalisse. È una questione di energia, unicamente di energia. Troveremo il modo di continuare il nostro percorso evolutivo anche senza il petrolio e il carbone. E ci riusciremo perché sfrutteremo le energie rinnovabili e avremo imparato a usare la nuova energia psichica, generata dall’intelligenza del cuore e dallo spirito, non più dalla mente.