Android è il sistema operativo più popolare al mondo ed è in esecuzione su migliaia di dispositivi diversi in moltissime versioni e personalizzazioni software create dalle case produttrici che lo mettono a bordo dei propri device.
Uno dei principali punti di forza di Android è il suo multitasking che permette di far “lavorare” più applicazioni e processi insieme, senza limiti di tempo, per poi richiamarli e scorrere tra le varie finestre a proprio piacimento.
Ovvio che, però, il multitasking non è una novità assoluta sugli smartphone visto che è stato introdotto per la prima volta sul sistema operativo Symbian di Nokia, che consentiva alle applicazioni di essere eseguite in backgruond, per poi evolversi con l’arrivo dell’iPhone nel 2007 dove la società della mela l’ha implementato nel proprio sistema operativo iOS.
Il multitasking è anche la base delle notifiche, visto che pemette di far lavorare i “servizi” completamente in background in modo tale da intervenire nel caso in cui ci sia un nuovo messaggio oppure un avviso di una particolare applicazione, come ad esempio banalmente un promemoria.
Android riesce in questo contesto a gestire tutti i nostri processi a seconda dei permessi che abbiamo dato, dando delle priorità.
Con l’arrivo della nuova release del robottino verde Android L, che tutti stanno aspettando con ansia, arriverà un grande cambiamento a livello grafico e di gestione del multitasking.
Come si può vedere dalla GIF animata, se prima avevamo una scheda che rappresentava la singola applicazione, ora c’è ne sarà una per ogni “compito”.
Cosa significa questo? Se per sempio abbiamo con la stessa applicazione più processi aperti, verranno visualizzati all’interno del multitasking in schede divise. Per esempio durante la navigazione con Chrome se ci saranno più pagine aperte non vedremo, all’interno del multitasking, solo l’applicazione ma ogni scheda verrà separata e si potrà decidere direttamente, dalla gestione dei processi, se chiuderla o meno.
Un grande cambiamento insomma, che porta la nuova Release di Android verso una nuova gestione del multitasking molto più ottimizzata e completa.