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La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici. Un accorpamento che vede insieme realtà territoriali diverse che dovranno unirsi a partire dall’anno prossimo. La Regione che perde piu’ Province, 6, e’ la Toscana , mentre Basilicata, Molise e Umbria resteranno Regioni ‘monoprovincia’. Le Regioni a statuto speciale non sono al momento state toccate dalla riforma in attesa dei sei mesi previsti per legge.
Questa nel dettaglio la nuova mappa delle province italiane ridisegnata dal decreto approvato dal governo.
-Piemonte: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli;
- Liguria: Imperia-Savona, Genova, La Spezia;
- Lombardia: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia;
- veneto: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia;
- Emilia Romagna: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forli’-Cesena-Rimini
- Toscana: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
- Marche: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
- Umbria: Perugia-Terni.
- Lazio: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
- Abruzzo: L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
- Molise: Campobasso-Isernia.
- Campania: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
- Puglia: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
- Basilicata: Potenza-Matera.
- Calabria: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria.