Già noto ai lettori di questo blog è Marco Tosatti, che questa volta ci informa dell’interessante decisione di trasformare la vecchia chiesa di İznik (detta in passato Nicea) da museo a moschea, anzi, come ama dire il giornalista, in un “un luogo di culto islamico”… e già nella nostra mente si configurano immagini di futuri Osama Bin Laden che organizzano attentati contro il nostro Cristianissimo Occidente.
Le organizzazioni della società civile di İznik hanno fatto notare che lì le moschee non mancano, e che sarebbe stato preferibile aprire l’edificio sia al culto musulmano che a quelli non-musulmani. Idea condivisibilissima anche in un’ottica di integrazione tra le culture. Altre critiche (incentrate sullla non convenienza di una scelta del genere dal punto di vista del turismo) sono pervenute dalla Camera di Commercio e Industriale, dall’Associazione dei Giovani Imprenditori, dall’Associazione degli Artigiani… come possiamo notare ce n’è di materiale per portare delle critiche “normali” a questa decisione.
Ed invece no, Tosatti preferisce spostare l’attenzione verso altro, come l’ipotesi apparsa su un giornale azerbaigiano che si stia pianificando di trasformare anche l’Aya Sofya di Istanbul in una moschea (ipotesi che dà il titolo al suo articolo)…
Da quanto mi pare di aver capito fin’ora, siamo in presenza di un prendere sotto gamba da parte del governo democristiano turco il potenziale culturale turistico a favore di una politica demagogica. Sappiamo che ultimamente l’AKP ha iniziato a prestare maggior attenzione in vari modi le comunità non-musulmane in Turchia… che stia seguendo la politica del “un colpo al cerchio, uno alla botte”? Sarebbe proficuo iniziare un dibattito in questi termini, ma purtroppo la stampa ufficiale ci costringe a pensare ad un qualche scontro tra Islam e Cristianesimo, idea che a mio parere si ha la precisa intenzione di inculcare nelle menti dei lettori.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake