Basandosi su questi principi l'artista olandese ha messo a punto un sistema che consente di creare al chiuso bellissime nuvole. Le sue creazioni anche se durano solo pochi istanti hanno una forza evocativa straordinaria: formate all'interno di chiese sconsacrate, nelle stanze di antichi palazzi o negli ambienti spogli di vecchi magazzini danno luogo ad atmosfere che rievocano subito i quadri di Magritte.
Vanno, vengono, ogni tanto si fermano
e quando si fermano, sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio.
Certe volte sono bianche e corrono
e prendono la forma dell’airone, o della pecora, o di qualche altra bestia,
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri.
Certe volte ti avvisano con rumore, prima di arrivare
e la terra si trema e gli animali si stanno zitti,
certe volte ti avvisano con rumore
Vanno, vengono, ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai.
Vanno, vengono...
per una vera, mille sono finte
e si mettono lì tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
(Fabrizio De Andrè - Le Nuvole - 1990)