La pagina di un libro/43 - Le notti bianche

Creato il 14 novembre 2012 da Mapo
"E, cosa strana, raddoppiò la sua attenzione nei miei confronti, come se istintivamente desiderasse riversare su di me i suoi desideri, la sua paura che tutte le sue aspettative non si potessero realizzare. Diventò così timida e così impaurita; pareva aver capito il mio amore ed essersi impietosita per questo mio povero sentimento. Quanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l'infelicità degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra..."
Puntini di sospensione! Anche Dostoevskij mette i punti di sospensione..."E lui mica li mette per dire ti voglio scopare", come dice un amico.Sul podio tra i libri più tristi di una vita. Avvertenze speciali: da leggere di notte, per una tristezza più autentica. Rigorosamente. Per arrivare in fondo e chiederselo: un minuto intero di beatitudine! E' forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?
Puntini puntini.
La stanza è invasa dal buio; nella sua anima regnano il vuoto e la tristezza; tutto il regno dei sogni intorno a lui è crollato senza lasciare traccia, senza rumori, senza chiasso, è svanito come una visione, ed egli stesso non ricorda che cosa ha sognato. Ma una sensazione oscura a poco a poco strugge e agita sempre più il suo petto, un desiderio nuovo, tentatore, pizzica e irrita la sua fantasia e impercettibilmente attira uno sciame di nuovi fantasmi. Nella piccola stanza regna il silenzio: la solitudine e la pigrizia accarezzano la sua immaginazione; essa si infiamma piano, e piano si mette a bollire, come l'acqua nella caffettiera della vecchia Matrëna che nella cucina accanto prepara placidamente il suo caffè. Ecco che l'immaginazione di lui già prorompe in nuovi bagliori, ecco che il libro, aperto senza scopo e a caso, cade dalle mani del mio sognatore che non è giunto nemmeno alla terza pagina. La sua immaginazione è di nuovo riacutizzata, risvegliata, e improvvisamente un nuovo mondo, una nuova e affascinante vita ardono davanti a lui in tutta la loro scintillante prospettiva. Un nuovo sogno, una felicità nuova, una nuova dose di raffinato e voluttuoso veleno! Oh, che importanza ha per lui la nostra vita reale! Secondo il suo sguardo corrotto, noi due, Nasten'ka, viviamo con tale lentezza, pigrizia, fiacchezza, siamo così insoddisfatti del nostro destino, siamo così annoiati dalla nostra vita! E, infatti, guardate come in realtà i nostri rapporti al primo sguardo possono apparire freddi, tristi, quasi ostili... 'Poveri!', pensa il mio sognatore. E non è strano che pensi così! Guardate questi magici fantasmi che si dispongono in modo tanto ammaliante e capriccioso in un ampio quadro così accattivante, animato, dove in primo piano si trova sempre lui, il nostro sognatore, con la sua preziosa persona. Guardate quante avventure diverse, che infinito sciame di sogni esaltanti. Forse chiederete che cosa egli sogni. Che senso ha chiederlo?
Fedor DostoevskijLe notti bianchePag. 58

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