La pagina di un libro/45 - La doppia vita dei numeri

Creato il 09 dicembre 2012 da Mapo
C'è la sua firma (con dedica) dentro, rubata appena prima che scappasse una sera come tante del mese scorso, guardacaso dentro un teatro.C'è il fatto che mi sono preso una parentesi di pausa nella lettura di un romanzo russo un po' impegnativo. E ci voleva.C'è che dentro si trova il teatro, non quello fatto di sipari e platee, ma quello della vita.Pirandelliano, natalizio e corto. Che si può chiedere di più a questo "copione" di Erri de Luca?
"Il teatro è un racconto in cui scompare lo scrittore. Non può scrivere "era una bella nottata di luna". Lo deve dire uno dei personaggi. Gli avvenimenti sono raccontati e svolti dalle loro voci. il teatro espelle il narratore dalla pagina, la parola passa in esclusiva a chi la pronuncia.Gran parte di quello che metto per iscritto ha il precedente nella voce, proviene da un ascolto. Le storie che racconto affiorano all'orecchio, prima di ridursi al fruscio della penna sul quaderno a righe. Hanno il punto di partenza in forma di teatro personale, che si svolge alla lentezza della mano e della trascrizione.Mi appassiona il dialogo, lo scambio di battute dove la parola è palla da biliardo spinta a rimbalzare tra le sponde, senza governo sulle sue carambole. Nel dialogo mi capita di dare torto a me stesso, di trovare impreviste obiezioni, benvenute. Sviluppo lo spirito di contraddizione, indispensabile anticorpo di un isolamento".
Erri de LucaLa doppia vita dei numeriPag. 1

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