La pagina di un libro/58 - Paradiso e Inferno

Creato il 20 febbraio 2014 da Mapo
Nostalgia islandese
"Chi abita in questa valle vede solo frammenti di cielo. Per orizzonte ha le montagne e i sogni.Il ragazzo la conosce questa valle, e sa che chi la segue e prende un certo sentiero tra i monti lacerati da dirupi, passa sopra due altipiani e poi ridiscende in un'altra valle che Bardur chiamava il suo paese, una valle dove si trova un casale che lui chiamava la sua casa.Il ragazzo non va a casa, e com'è possibile del resto dirigersi verso un luogo che non esiste, nemmeno nella propria testa? Non chiama quella valle il suo paese, anche se vi si è destato e addormentato per la maggior parte della sua vita, e non ha un casale da chiamare casa sua. Alcuni devono vivere a lungo prima di trovare un luogo che possa liberare questa parola grossa, "casa", dalle catene della lingua, e sono ancora di più coloro che muoiono prima di averlo trovato.Non vuole mai più tornare nella campagna che custodisce la maggior parte della sua infanzia, i sogni che non si sono avverati e i rimpianti per la vita che non è riuscito a vivere, la campagna che custodisce le persone con le quali ha vissuto dopo che suo padre è annegato per entrare nel regno delle tenebre in fondo al mare, persone con le quali era cresciuto, accanto alle quali si era addormentato e tra le quali si era svegliato, non sono persone cattive, no, no, solo che non è mai riuscito a liberarsi dalla sensazione che quel casale e quella valle fossero poco più di un luogo dove passare la notte.Da qualche parte uno deve pure fermarsi, aspettare mentre il corpo cresce e lo spirito si fortifica abbastanza per vedersela da solo con il mondo.Del resto è una bella campagna, insolitamente rigogliosa e vasta, e da qualche fattoria il mare è a una bella distanza, dall'aia di qualcuna non si vede nemmeno, il che è piuttosto raro, qui, come è possibile vivere senza avere il mare davanti agli occhi? Il mare è il fulcro della vita, la dimora dei ritmi della morte e il ragazzo se ne va il più lontano possibile, anche se solo per una notte o due, così lontano da non sentirne più la presenza.Imbocca la valle a passo deciso, Bardur è morto"Jon Kalman StefanssonParadiso e InfernoPag. 96

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