La Papessa a modo mio

Da Colorefiore @AmoreeDintorni
Penso che, fin da piccola, la mia mente avesse subito iniziato a sfornare domande, una dopo l'altra spingendo la mia curiosità a trovare delle risposte, da cui nascevano altre domande...Cercando di soddisfare questo desiderio di conoscenza ho letto molto, ascoltato,vissuto ed ho accumulato frasi,  parole, alcune di queste apparentemente anche molto sagge. Poi un giorno un qualcosa mi ha fermato, ancora una domanda:
"A cosa serve questa lunga sequenza di lettere...una dietro l'altra, se non riesco a metterne in pratica nemmeno una piccola parte?"
Ho iniziato a mettere in ordine nella mia Biblioteca mentale, ho investito le mie energie a scegliere, selezionare, a gettare per poi ripescare, a rivalutare, a semplificare...per arrivare all'essenziale da cui partire. Era come covare l'Uovo della Papessa, nel momento in cui si fosse schiuso sarebbe stato il momento di rinascere e di muovere i primi passi, cercando questa volta di rendere quella parola vitale.
In questa gestazione non mi poteva non tornare in mente l'immagine di mia madre, che lentamente si sovrapponeva e si sostituiva al volto bianco ed ovale della Papessa.
Gemma, fisicamente molto esile, sempre chiusa in un immaginario bustino che ne affilava le linee e contribuiva a donarle austerità e  elegante distacco. Nel viso, incorniciato da capelli biondi e immobili, spiccavano due occhi azzurri penetranti e vigili che a me, bambina, impedivano di avvicinarmi così tanto da poter essere abbracciata. Ho cercato un numero infinito di volte di eliminare quella distanza perchè pensavo che  quello sguardo,  forse, poteva celare in sè le risposte alle mie domande. Non sono mai riuscita a stringerla forte, ma ho percepito,col tempo, che la paura più grande era sua, colorata d'azzurro.
Era madre non solo mia, ma anche di mio fratello, madre che per un modo non giusto d'amare, non compreso fino in fondo, aveva tentato di tenere eternamente in gestazione l'uovo da cui sarebbe dovuto nascere mio fratello, lasciando andare me, distante da quel femminile, che avrei continuato a cercare ovunque.
Difficile spiegare perchè, ma intorno all'immagine della Papessa, percepisco un grande silenzio, rotto solo dal repiro dell'universo, un silenzio che invita alla solitudine ed alla meditazione, ma che mi ha anche accompagnato per mano alle soglie del mio piccolo giardno segreto.
Come nella vita di tutti noi, le difficoltà non sono mancate neanche nella mia e quando la mia anima voleva cercare conforto era lì che si rifugiava, risvegliando antichi odori e abbracci.
Quando ero piccola ogni tanto visitavo questo luogo, per me anche luogo d'anima. Era il giardino interno della casa di una mia zia. Essendo nel retro della casa era accessibile solo agli intimi visitatori della casa e, mentre l'aia antestante era esposta al sole, questa zona era umida ed ombrosa, molto ombrosa. Al centro di questo piccolo giardino c'era un tavolo rotondo di pietra e dall'area circostante, sempre circolare, si districavano tre piccoli sentieri segnati da siepi e impregnati d'odore di muschi e funghi selvatici. I sentierini serpeggiavano tra alberi antichi e degradavano con piccoli scalini a livelli inferiori del terreno, mai lasciando penetrare del tutto la luce del sole. In questo giardino, che ho sempre vissuto come sicuro e protettivo, ho collocato la mia bimba e lì c'è quella parte intatta di me, evocata dalla Papessa,a cui fare riferimento per purificarmi e riprendere energia nei momenti di difficoltà. Ha per me anche il calore ed il conforto dell'abbraccio materno che sempre ti accoglie.
Il libro della Papessa e il velo, che fa intuire che c'è ancora qualcosa da svelare, mi spinge ancora a nuovi viaggi e a ripartire alla ricerca di nuove conoscenze e nuove gestazioni, per poter arrivare con La Stella , indicata dalle 17 linee del Libro, a trovare il mio posto nel mondo, quel posto che aspetta il mio arrivo. Questo libro, nel mio sentire,  viene tramandato lungo una linea femminile, dove femminile non indica il genere ma il tipo di energia, legata ad una conoscenza intuitiva  e rispondente al ritmo lunare delle maree, corrente d'acqua in cui troviamo nutrimento ed energia, che scorre da tempi antichi  e che è rappresentata in diversi Arcani maggiori.
Questi sono i miei intimi pensieri  legati alla Carta della Papessa e al video che segue, che ho voluto condividere con voi...