La figura della giovane donna mostrata attraverso una serie flashback, dallo status di santarellina a quello di puttana e ritorno, è quello di una ragazza che, per capriccio, ingenuità ma anche caparbietà e spirito di adattamento, cerca in tutti i modi di elevarsi e prendere (raggiungere) un qualcosa che molto probabilmente non esiste. Così tra la provincia (quella di Parma), la capitale e la spiaggia di Riccione lei viaggia, presa e abbandonata dagli uomini dei quali si fida e che la usano.
Come al solito Pietrangeli è impietoso verso tutti, uomini e donne. Vi è un pretino peccatore, uno "zio" indifferente ma voglioso, una "zia" civettuola, un questurino cocciuto e subito cornuto e il pubblicitario truffatore e traffichino. Ma, sempre come al solito, Pietrangeli non giudica, si limita a mostrare. E seppur il personaggio di Dora possa apparire anche poco simpatico si finisce che ci si affeziona, così come ci si affeziona a tutti gli altri, finti, paraculi, passionali e tanto umani.
Bravissima e bellissima Catherine Spaak, qui alla sua prova migliore, e i comprimari maschili Nino Manfredi, Lando Buzzanca, Didi Perego e Salvo Randone.
Una specie di prova generale per Io la conoscevo bene, ma non per questo inferiore. Da vedere.
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