Se son rose (s)fioriranno...
‘A thing of beauty is a joy for ever.’
Un’insolita domenica di maggio. Lo scrosciare incessante della pioggia mi sveglia proprio nel mezzo di un sogno incomprensibile. Con gli occhi ancora socchiusi, mi affaccio alla finestra e annuso l’aria, ha l’odore acre e pungente dell’autunno. Faccio fatica a iniziare la giornata, complice la cena luculliana della sera precedente. Sono triste senza una motivazione plausibile, a tratti nostalgica. L’unica soluzione è uscire a fare due passi, sfidando le intemperie. Mi munisco di un ombrello robusto e incomincio a girovagare senza meta. La città, in poche ore, ha cambiato volto: semi-deserta, gocciolante, avvolgente. Il mio umore migliora in modo repentino, così decido di rincasare.
Sono già in prossimità del portone, quando qualcosa attira la mia attenzione. Mi giro e mi ritrovo davanti il mio attimo di pura bellezza. Una magnifica rosa bianca svetta al centro di un rigoglioso cespuglio, è completamente dischiusa, all’apice della sua effimera esistenza. I suoi candidi petali sono sublimati da piccole gocce di pioggia che creano degli straordinari effetti luminosi. La immortalo con la fotocamera del cellulare. Conscia che durante la notte la mia rosa sfiorirà in modo inevitabile, rientrò a casa. Accendo il computer e scarico le foto, sono estasiata, sono riuscita a rendere eterno un fugace istante di perfezione.