Ma perché tutto questo? Cosa c'entra con La parte degli angeli? C'entra perché il Signor Ken Loach è un personaggio spesso definito autore, uno che fa film sociali, è uno che bazzica i festival e si può permettere pure il lusso di mandarli a cagare, i suddetti festival. Insomma Ken Loach è un regista tanto amato dai cinefili militanti, quelli che quando esce un suo film si mettono gli occhiali con la catenella (anche se non ne hanno bisogno) e la loro bella giacchetta con le toppe ai gomiti e corrono al cinema per una cospicua e sana dose di sociale. Ma dovete sapere una cosa. E cioè che al Signor Ken Loach di compiacere critica, cinefili o festival non gliene sbatte assolutamente un cazzo.
I suoi film non hanno bolle di sapone o rallenty, i suoi film sono schietti e sinceri perché fa il film per il pubblico, non per pochi aficionados. Dentro i suoi film insieme alle tematiche sociali, a lui tanto care, c'è sempre e comunque lo spettacolo ed è questo La parte degli angeli, uno spettacolo puro. Un film spiazzante, un film capace di passare dal dramma più pesante alla comicità più esilarante, un film che parla di gente comune perché è a quella stessa gente che vuole rivolgersi.
La parte degli angeli è un film che semplicemente narra della vita così com'è, fatta di alti e bassi, dramma e comicità, violenza e generosità. La parte degli angeli è un film meraviglioso.
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