Semplice quanto ignaro, il lettore si butta tra gli spazi, insegue, inventa, rintraccia, visiona, clicca, posta, tagga, insomma “manifesta”. Non posso garantire di esser me stesso, ma questo è il mio intento, e in questo modo prolisso o sintetico, chiaro scuro da quattro soldi, imbastisco la trama di questa dedizione blogghistica. Le passioni vanno coltivate, coccolate, danno adito al nostro essere di manifestarsi liberamente, senza dimenticare di non andar oltre, scavallare, sconfinare nell’ossessione che tutto rovina e relega all’annichilimento, ricollocando la passione dell’espressione a mera e ottusa trasformazione. Con questo preambolo arzigogolato dedico questo spazio a dei “passionisti” della musica, e lascio a coloro che ne hanno le capacità la recensione. Buon ascolto.