La pasta di Gragnano conquista l’Europa

Creato il 18 ottobre 2013 da Makinsud

La notizia risale a pochi giorni fa: la pasta di Gragnano ha raggiunto il successo europeo conquistando il marchio d’eccellenza Igp (indicazione geografica protetta). In questo modo sarà tutelata da imitazioni e falsi e verrà garantita la sua bontà a tavola. Anzi, la Comunità europea ha annunciato che la pasta prodotta nel Comune di Gragnano, in provincia di Napoli ‘”è conosciuta per il metodo tradizionale in cui viene prodotta, con l’utilizzo di trafile in bronzo che le conferiscono una rugosità tale da permetterle di amalgamarsi in modo ottimale a salse e condimenti”.

A Gragnano la pasta ha un antico background che risale addirittura al Cinquecento con la comparsa dei primi pastifici a conduzione familiare. La sua fortuna è paradossalmente legata alla carestia che colpì il Regno di Napoli un secolo dopo. Grazie alle sue proprietà nutritive e la facilità con cui veniva prodotta, divenne all’epoca un alimento di larghissimo consumo a costo bassissimo rispondendo positivamente alle conseguenze nefaste dell’epidemia.
L’apice della produzione, sviluppata soprattutto grazie al microclima umido e temperato, si ebbe nel XIX secolo quando i gragnanesi divennero produttori di successo, soprattutto, di maccheroni.


I formati della pasta di Gragnano sono innumerevoli: ce n’è proprio per tutti i gusti! Lo stesso dicasi per le ricette: la tradizione e l’innovazione hanno prodotto piatti gustosissimi e assai particolari che esaltano la mediterraneità e la semplice bontà degli ingredienti.

Oggi proponiamo una ricetta semplicissima, rapida, ricca di gusto e con costi bassissimi: pennette rigate di Gragnano con sugo al ciliegino di Pachino.

INGREDIENTI per 4 persone
- 300 g. di penne rigate di Gragnano;
- 250 g. di pomodorini di Pachino “ciliegino”;
- 1 spicchio d’aglio;
- olio evo;
- basilico, qualche foglia;
- sale e pepe q.b.

PROCEDIMENTO
Prendete una pentola piena d’acqua e mettetela a bollire. Pulite i pomodorini e tagliateli a spicchi. Ponete, poi, uno spicchio d’aglio sbucciato a soffriggere in una padella con un filo d’olio; toglietelo una volta dorato e aggiungete i pomodorini. Aggiungete sale, pepe e e le foglie di basilico tritate. Cuocete a fiamma rigorosamente bassa. Una volta amalgamato il sughetto spegnete e mettete da parte.
Buttate la pasta, salate e rispettatene i tempi di cottura. Una volta pronta, scolate la pasta e unitela al sugo facendola saltare in padella per un paio di minuti. Servite immediatamente e guarnite con un ciuffetto di basilico.

Et voilà! Il Regno delle Due Sicilie è stato ricomposto – almeno a tavola.


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