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La pasta sempre più amata dai “nuovi italiani”. La consuma l’83% degli immigrati

Creato il 10 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

In poco più di 7 anni i “nuovi italiani” (immigrati regolari provenienti da altri Paesi) convertiti al nostro piatto nazionale, la pasta, sono praticamente raddoppiati. Erano meno di 2 milioni e mezzo (2.370.000) nel 2007 e sono diventati, circa 4 milioni e mezzo, con una crescita in termini assoluti del +90%.

(Foto © eatgood4life.com)

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L’aumento del consumo della pasta da parte dei “nuovi italiani”. Se da una parte questa evoluzione dipende da una crescita strutturale del numero di immigrati regolari (circa 6 milioni) dall’altra ci troviamo all’interno di un percorso di crescita del gradimento che ha visto la base consumatori passare dal 79% all’83% del totale (+5%). ”Scoprire che la pasta è riuscita a conquistare così tante persone, provenienti anche da Paesi con culture alimentari diverse e distanti dalla nostra – spiega Riccardo Felicetti, Presidente della Sezione pasta di AIDEPI (Associazione industriali del dolce e della pasta italiani) – è una ulteriore conferma della effettiva e naturale natura globale di questo prodotto”. La pasta si conferma saldamente al primo posto tra i generi alimentari più consumati: prima del riso e, new entry, delle verdure e dei legumi surgelati. In termini di frequenza la pasta – con le sue 14,5 porzioni al mese batte decisamente il riso (9,5) ma anche il cous cous (6,6). Viene acquistata 8 volte su 10 – al supermercato, scegliendo, nel 70% dei casi, prodotti di marca. Il 45% degli immigrati mangia la pasta 4 o più volte a settimana. Il 51% da 1 a 3 volte e solo il 5% meno di 1 volta la settimana. Uno su 5 la mangia addirittura tutti i giorni. Le etnie più amanti della pasta sono quelle che provengono dall’Est Europa (passate, in termini di peso sul totale immigrati, dal 40% del 2010 al 54% di oggi), dove i consumatori della pasta arrivano all’89%. Segue l’America Latina (86% di gradimento e circa 7% del totale), l’Africa, (80% di consumatori e 22% totale immigrati) e l’Asia (20% totale immigrati), che con il 69% di gradimento nei confronti della pasta mette oggi a segno un bel salto in avanti rispetto al 58% del 2007. (AGI)


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