La pâtisserie parle en français

Da Pamirilla

Sveglia ore: 5

Chilometri : 250

Partenza piano: 2 (senza ascensore)

Arrivo piano: 3 (con ascensore ma mezzanino da raggiungere a piedi)

Scatoloni grandi da aprire e sistemare: 4

Scatoloni medi: 3

Bustoni grandi: 3

Buste e scatole varie: un numero tendente a infinito

Ore impiegate a sistemare tutto: un incubo

Pulizie finali ore: 4

Trasloco concluso: 1

In giorni: 6!

Influenza e raffreddore, gradi: n.p. (termometro rotto)

Dispense per i nuovi corsi redatte in francese: 2

in ore: 6

Florence ha riso al telefono minuti: 15

E poi mi ha detto: “Ma scerto che le scRivo io in franscese, dai! Tu scrivile in italiano! Io sci metto un attimo per tradurle, ahahahaha!!!”

Io ho miagolato un “Grazie” colmo di gratitudine e sollievo e la febbre mi è scesa di almeno due gradi.

Dopo aver combattuto ore con la tastiera del pc che non voleva saperne di entrare in modalità “francese”, dopo aver starnutito copiosamente sulla pila di libri, appunti e ricette da cui prendere quelle selezionate, stordita dal mal di testa e afflitta dalla sindrome da “testa nel pallone” influenzale sono stramazzata sul letto sognando di éclairs e  pâte feuilletée in delirio di   crème pâtissière  e fondant au chocolat.

Che succede?

Ma ragazzi, la pâtisserie parle en français!

Io adoro la cucina e l’arte dolciaria italiana ma non c’è dubbio che per un pasticcere studiare e conoscere la pasticceria francese è imprescindibile. E poi i dolci francesi mi ricordano il sapore di così tanti viaggi!

Flo, oltre ad essere una pila scoppiettante è una docente di francese. Parigina, vive a Roma ormai da duemila anni o giùpersù. A colpo d’occhio lo vedi subito che è speciale. Perfettamente ambientata a Roma ma portatrice sana di tutto un altro mondo con la R rullante e la risata esplosiva.

Un giorno in cui ero di passaggio a Roma ci siamo prese un caffè insieme, sedute al tavolino si chiacchierava del più e del meno. E chiacchierando chiacchierando abbiamo pensato che tirare fuori le sue lezioni di conversazione di francese dai banchi e srotolarle in cucina, tra profumi e balocchi, sarebbe stato sicuramente divertente.

E così sia, ci siamo dette! Lei, golosissima, già assaporava il tripudio di dolci che ne sarebbe scaturito ed io sorridevo all’idea di farli parlare nella loro lingua.

Così sono in arrivo i corsi di pasticceria francese in francese! Grande, no?!

Si cucina, si mangia, si tesse il cibo con la sua cultura e le sue origini, le tradizioni e le leggende.

Sarà un viaggio dalla Provenza alla Normandia passando ovviamente per Parigi ma non prima di aver fatto un tuffo in costa Azzurra.

Sarà un viaggio di sapori, profumi e storie.

Sarà divertentissimo perché io e Flo ne siamo entusiaste e ci stiamo divertendo un sacco.

Perciò vi aspettiamo, cari appassionati di pasticceria, curiosi e viaggiatori.

Contattatemi via mail per saperne di più e per segnalare la vostra presenza con una pre-iscrizione senza impegno.

I corsi sono promossi dalla Libera Accademia di Roma.


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