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La paura: il problema della nostra societa' che ci rende schiavi

Da Marta Saponaro
Pubblico riportando integralmente lo scritto delle redazione di Medicina.net
LA PAURA: IL PROBLEMA DELLA NOSTRA SOCIETA' CHE CI RENDE SCHIAVI

Il reale, ideale e Paura

   La paura della morte, paura di soffrire, paura elementare. La ricerca di qualcuno che porterà la pace, conforto, e anche mettere in grado di combattere la morte, è un prodotto della nostra paura, è il medico, l'archetipo dell'eroe che vi pone rimedio. Sono germogliate nuove paure nella società, ancora più spaventose, escatologiche e implacabili che aggiungono nuove ombre.    Ma la paura ha la proprietà di trasformare l'abbiate paura in qualcosa di minaccioso. La creatura intrappolata a volte reagisce. E la paura di vivere intrappolati ai  margini della società ha dimostrato di essere una forza formidabile per la trasformazione. Questa trasformazione, però, è irregolare. Si può prendere per le strade in cerca di rispetto, indossando i loro simboli e le idee, rafforzando all'estremo quello che sei. D'altra parte, si può soccombere per tentare di essere una accettazione ideale, sia finanziario, sociale, o quello che sembra essere oggi più insidioso, l'ideale di accettazione estetica.    Il recente caso della modella  Andressa Urach, 27anni, è emblematico in questa discussione. La famosa Miss BUM BUM aveva già una sepsi grave ed è passata attraverso più di un intervento chirurgico per rimuovere una sostanza iniettata nel cosce (idrogel, un polimero che non viene assorbito dal corpo) davanti assurdamente grande quantità di consulenza specializzata nel campo della chirurgia plastica ( 400ml x 2 ml).    Noi non andiamo sulla questione se il professionista che è l'ha applicato, o se la ragazza sia stata informata sui rischi di una tale domanda, per essere onesti, questo dovrebbe essere il processo di cura adeguata minimo. Parliamo di ciò che è in fondo a questa Paura. Quanto è grande la paura di non essere ben accetto socialmente? Quanto è grande la paura di non riuscire a portare a termine il lavoro entro le loro capacità e le scelte? (Qui, un punto in cui a umanizzare di più e demonizzare almeno: visto che Andressa ha un figlio, in modo che possiamo pensare ad altre motivazioni che sarebbero inserite nel bisogno di perfezione estetica ricercata). Ma in ogni caso, "Andressa" ha cercato una perfezione estetica a tutti i costi? (Dire l'altro, spesso idealizzazioni delle loro menti, non la società / settore).          Una volta era solo la paura della morte e del dolore oggi  trasformata in un grande paura, una paura sociale. La paura che si riferisce alla preoccupazione primordiale per sapere su di te come individuo, essere accettati nella loro esistenza fugace, e imparare a vivere pienamente. Io non lo so e capisco l'esistenza stessa che la paura forse ha creato nell'uomo per arrivare a questo ed oggi le soluzioni  sono così tanto accessibili.    Continuiamo, la paura di lasciare la caverna e vedere il mondo reale, alla luce del sole. E la nostra lotta contro la paura, in modo primordiale per la sopravvivenza della specie, vede  modi e soluzioni sempre più pericolosi, quando in realtà dovremmo essere alla ricerca di come guadagnare coraggio. La sanità farà cambiamenti che renderanno non più eroico certe scelte? In questo momento storico noi, operatori sanitari, abbiamo perso gran parte credibilità. La traduzione non è delle migliori ne sono consapevole comunque il concetto che si evidenzia in questo scritto è assai veritiero. Oggi la più grande paura umana è l'essere emarginato, il sentirsi out, il non essere all'altezza e molto spesso riguarda valori effimeri in quanto la nostra società si sta basando sul denaro, sulla posizione sociale, sulla bellezza e persone che magari non hanno grandi possibilità, perché nate in luoghi poveri, sfruttano anche il loro corpo mettendo a rischio la loro vita, pur di raggiungere questa accettazione questa credibilità questa posizione. Peccato che poi sono in maggioranza persone di poco conto se si sta a guardare il succo, quelli che oggi coprono i vertici e creano tendenza.  Oggi le persone in sovrappeso hanno e vivono la paura di non essere accettati, perché come icone abbiamo le top model scheletriche, anoressiche. Peccato che poi tante di loro usa farmaci, droghe ed alcune sono anche finite molto male pur di... Qualche anno fa mio figlio maggiore venne ricoverato in ospedale per una broncopolmonite e pleurite era nella stessa camera con una ragazzina che già in tenera età soffriva di anoressia. Ricordo le sue gambe esili sembravano dei rametti di un piccolo alberello rinsecchito.  Oggi coloro che conducono una vita piena di valori ma con un tenore economico che è verso il medio basso non vengono presi come esempi, passano inosservati ombre tra le ombre, mentre altri che usano droghe, anche pesanti, che hanno avuto comportamenti aggressivi  diventano modelli da emulare perché economicamente loro sono al top.  Oggi l'essere un ragazzo che va bene a scuola, che frequenta poco le discoteche, che magari non fuma o fuma poco, che rispetta gli animali, che rispetta i suoi simili ma che non è iscritto a facebook e non ha cento mi piace su una fotografia è uno sfigato che non viene invitato alle feste. (Dico questo perché ai miei figli e ad alcuni loro amici è successo, meno male che poi con noi hanno affermato che per loro era questo tipo uno sfigato). Quando i miei figli escono a spasso portandosi fieri il loro cane molti li prendono in giro e non capiscono quanto sono poveri di spirito e d'animo loro stessi. Però non è colpa di questi giovani, anche se da un lato c'è da preoccuparsi in quanto loro saranno i nostri custodi e se oggi se ne stra fregano del bisogno affettivo del loro animaluccio che tanto hanno desiderato provate ad immaginare come si comporteranno con dei vecchi petulanti

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