Nella mia doppia veste di figlio/padre, lo scrivo rigorosamente in ordine cronologico, mi rendo conto di quanta pazienza abbia verso mia figlia. Non solo perché adesso sia così piccola. So che, come è normale, mia figlia passerà attraverso tanti periodi, con diverse idee, gusti e caratteristiche. Passerà del tempo prima che sia adulta e che mi possa confrontare con lei come tale.Al contrario, mi rendo conto di quanta poca pazienza abbia nei confronti dei miei genitori. Non credo che sia solo una mia caratteristica. Forse perché in un rapporto da adulto ad adulto, nel quale sfumano fino a sparire le identità di genitori e figli, accetto meno certe debolezze, o incongruenze, che derivano probabilmente dal peso degli anni.
Forse aveva ragione mia nonna quando diceva “Quando si invecchia si torna un po’ bambini”. Effettivamente, se così fosse, si chiuderebbe il cerchio e si avrebbe la possibilità di restituire un po' di quella pazienza che è stata usata nei nostri confronti, da figli, nel corso degli anni.Basterebbe ricordarselo.