Un ricamo de "La Perla Preziosa"
Dopo le varie esperienze dirette di Terronia con i giovani delle scuole, si fa sempre più pressante l’urgenza di rispondere alle loro domande: “Sì, va bene la storia… va bene l’indignazione… e poi? Che facciamo? Che cosa possiamo fare per restare al sud e lavorare (tra parentesi: dignitosamente)?”. La domanda da cento milioni di dollari.
Terronia è solo un’associazione culturale ed il modo più utile che ha trovato, finora, per dare il suo contributo alla risposta da cento milioni di dollari è “Queste sono le Eccellenze della Terronia – che dir si voglia… – questi sono gli uomini e le donne che si sono ingegnati di trovare un modo per reagire, del tutto in controtendenza, al pacchetto crisi+disoccupazione (che al sud è una realtà – come ben sappiamo – da 150 anni).
Piccola doverosa premessa per introdurre una notizia ed una realtà che mi hanno personalmente commosso ed emozionato.
In tutti i TG non fanno altro che ripeterci che la disoccupazione sia in aumento, che la fetta maggiore spetta al sud, e che tocca soprattutto le donne. E tutti ben sappiamo quanto diventi esponenzialmente difficile trovare lavoro man mano che gli anni avanzano.
Le cinque socie della cooperativa La Perla Preziosa
Allora sentite che cosa si sono inventati in Basilicata: da ben 16 anni al sud funziona (e bene) il Progetto Policoro, così chiamato dal luogo (Policoro, MT) del primo incontro dei tre enti ecclesiali promotori (Servizio pastorale nazionale giovanile, Ufficio per i problemi sociali e del lavoro, Caritas italiana), diretto alla formazione-inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, per aiutarli a “Restare” (in patria…). Il progetto è la realizzazione del sogno di don Mario Operti, scomparso prematuramente nel 2001.
A Laurenzana (PZ) una donna madre di due figli e disoccupata, ma con una gran voglia di mettersi in gioco e lavorare, decide di partecipare ad uno dei corsi organizzati dal Progetto Policoro, contro lo scetticismo e la diffidenza di famiglia e ambiente circostante. Con lei, poi, altre donne vengon spinte a partecipare al progetto. L’idea (geniale e anticrisi, appunto) era di puntare su un settore di nicchia, a dir poco vergine in senso imprenditoriale, al sud (= scarsa concorrenza): il restauro di antichi tessuti/ricami e il ricamo.
“Non credevo di potermi rimettere in gioco – dice Filomena, una delle 5 imprenditrici de La Perla Preziosa in un’intervista di Chiara Santomiero per Sovvenire (n°3 – Settembre 2011) – E invece mi trovo con il nostro gruppo a creare quello che vogliamo. E’ una grande soddisfazione e non tornerei più indietro”.
“Oggi siamo tra i pochi in paese a poter lavorare senza dover emigrare” afferma ancora Rosanna Cavuoti, anche lei socia de La Perla Preziosa, nella stessa intervista “Per questo dico alle donne come me di mettersi in gioco: con tenacia e fiducia si può fare”.
Parabola di cinque donne del Mezzogiorno, disoccupate, in un paesino passato da 15000 a 1500 abitanti negli ultimi dieci anni.
Meditiamo, meditiamo…
Angela Teresa Girolamo
fonti:
Articolo di Chiara Santomiero “Nuove cooperative per far ripartire il Sud”, nel dossier “Chiesa e lavoro” per il mensile Sovvenire (numero 3, Settembre 2011)
Sito La Perla Preziosa
sito del Progetto Policoro
sito Fondazione don Mario Operti
Centri per l’impiego Basilicata