La Pia (ovvero: ma chi era il traditore?)

Creato il 24 febbraio 2012 da Odio_via_col_vento

La storia tragica della senese Pia de' Tolomei, uno dei più delicati e soffusi personaggi della Divina Commedia, è diffusissima, al di là del poema dantesco, come uno dei capisaldi tragici della fantasia popolare e letteraria toscana.
Innumerevoli le versioni cantate, in rima, teatrali e artistiche della sua storia, tutta giocata sulla interpretazione di chi fosse questa donna di nome Pia, senese, morta in Maremma, per colpa del marito.

Da tutti i commentari antichi si ha l'identificazione dell'anima penitente con la nobildonna Pia della importante famiglia senese dei Tolomei. Una identificazione quasi certa, che la bellissima città toscana, scura di macigno e di gelida per i tanti fantasmi, eterna anche nella lapide posta su una delle case Tolomei.

Ma poi le leggende, principalmente due, proseguono su due binari contrapposti.

Una, che potremmo definire "maschilista", racconta di un tradimento compiuto da Pia contro il marito, un nobile con possedimenti in Maremma, Nello de' Pannocchieschi della Pietra.
Per punirla, il marito la avrebbe fatta chiudere in uno dei suoi castelli, dove Pia sarebbe morta, uccisa dal marito geloso, gettata dall'alto di una delle torri, in un precipizio che ancora oggi prende il nome di "salto della contessa".

Oppure forse Pia morì di malaria, diffusissima in malaria fino alle bonifiche del Novecento, struggendosi d'amore per l'amato da cui era stata separata.

Giovanni della Rocca, Pia de' Tolomei

Ma poi c'è una seconda versione della leggenda, più dalla parte della donna.
Pia sarebbe stata vittima del marito che voleva rimpiazzarla con una nuova moglie, più politicamente (almeno) interessante, la potente Margherita Aldobrandini.
E la sua uccisione (o morte di consunzione) verrebbero quindi ad essere ancor più tragiche e certo più adatte ad un'anima che Dante incontra in Purgatorio e quindi non destinata alla dannazione eterna. 

Dante Gabriel Rossetti, Pia de' Tolomei

E infine la leggenda dei cantari popolari, la donna oggetto di un inganno ai danni del marito e della sua gelosia, che ricorda la storia di Otello e Desdemona. Accusata falsamente di adulterio, Pia non riuscì a convincere l'amato concorte della sua innocenza, per quanti sforzi facesse e per quanto ancora lo amasse, e fu da lui abbandonata a morire di solitudine e inedia nel castello isolato in Maremma.
Di questa versione dà conto il bellissimo gruppo marmoreo di Pio Fedi, oggi a Oxford, e certo la dolce e struggente tenerezza con cui Pia cerca di convincere Nello sembra esemplata sulle sobrie ma dolorose parole con cui l'anima incontrata da Dante nel suo viaggio in Purgatorio lega morte e amore, una eternità ed una promessa, una disperazione ed una speranza.

Pio Fedi, Pia de' Tolomei e Nello della Pietra

" Deh, quando tui sarai tornato al mondo
e riposato della lunga via"
continuò il terzo spirito al secondo,
ricorditi di me che son la Pia;
Siena mi fè; disfecemi Maremma:
salsi colui che 'nnanellata pria
disposando m'avea con la sua gemma".

(Dante)

Dante Gabriel Rossetti, Pia de' Tolomei (particolare)


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