Le ipotesi dopo tutto non possono essere tante, né i luoghi e neppure le persone da sospettare. Né si può ipotizzare un rapimento organizzato perché Yara è andata in palestra al posto della sorella. Al nostro lettore sembra quasi evidente che la piccola Yarà ha visto qualcosa di strano, molto strano, disgustoso e mostruoso per una ragazzina (pensate, si fa per dire, ad un caso come quello del “presidente” ricattato perchè scoperto su fatto”). Nella palestra, magari in qualche angolo oscuro o aprendo una porta, o in una angolo del posteggio, o dentro una macchina, oppure nel buio dietro una siepe sulla strada di ritorno. Una o più persone, quasi certamente due uomini. Magari uno alto e uno no. Uno dei due un’alta personalità sociale o politica o istituzionale, magari militare nota a tutti, forse persino a Yara e ai suoi genitori.
Una ipotesi che potrebbe ben essere credibile, spesso capitano coincidenze anche se in realtà è molto difficile pensare vi siano fatti e fatalità che portino a coincidenze date. Secondo Blanco, poi, l’altra persona sarebbe quella che, non approvando la decisione dell’altro e litigando, ne subiva la irrimediabile decisione di rapirla e di portarla fuori, in autostrada, lontano, il più lontano possibile …Magari si potrebbe trattare di persona che tutti conoscono e che non s’è mossa da Brembate. Magari il sicario minacciato e terrorizzato à ancora lontano, o è tornato, o … non è più in vita.
Nessuno ha pensato a questa possibile ipotesi, ma Michelangelo ci ha pensato e riflettuto tanto da voler farla conoscere a tutti, come è probabile che persino gli investigatori ci stiano pensando e perchè no ci abbiano pensato o ci penseranno.
Una cosa provata e di cui scrive Michelangelo Blanco è che sicuramente non vi è stata violenza sessuale, Yara non è morta per delle coltellate subite, non vi è più nemmeno la tesi del rito satanico, anche perchè a quanto pare sarebbe morta di freddo e stordimento a seguito di un colpo alla nuca. Secondo Blanco la piccola Yara deve essere passata imprescindibilmente per Mapello e i suoi cantieri proprio come hanno indicato i cani molecolari. Forse qualcuno lì a Mapello ha anche visto, così come secondo Michelangelo la persona che ha ucciso Yara è molto conosciuta e nelle unghie della ragazza ci potrebbero essere tracce di DNA dell’assassino.
Il nostro lettore prosegue ” Penso che sia stata sepolta nella strada sterrata nei pressi del cantiere e poi portata lontano perché gli inquirenti tornavano spesso a scavare lì e “molti sensitivi” ne hanno percepito la presenza.” Michelangelo ci ricorda persino che l’assassino ha il grande vantaggio di leggere tutto, di seguire tutte le indagini della polizia e di vedere tutte le trasmissioni televisive, come presumibilmente era presente ai funerali della vittima. Il mostro era lì, tra la folla o tra le autorità, al di fuori di ogni sospetto.Magari con una finta espressione di dispiacere da dott. Jekyll, ma con occhi da mister Hyde che a lampi illuminavano il volto diabolico ed esaltato dell’impunito vincitore. “Spero che 100 telecamere, appositamente posizionate, abbiano ripreso tutti i partecipanti e che ora inquirenti, psicologi, ed esperti li stiano attentamente studiando nella speranza di cogliere nello sguardo,nel volto di uno di essi, un segno diverso della comune espressione di dispiacere e rabbia, di affetto e solidarietà di tutti i presenti. Se così non fosse, allora, ahimè è vero che si sta facendo di tutto per non voler scoprire il mostro, che già forte del secondo delitto sta preparandone un terzo ancora più raccapricciante”