“La pietà dell’acqua” di Antonio Fusco: una nuova indagine del commissario Casabona

Creato il 21 giugno 2015 da Alessiamocci

 “A Stefano Cini,

uno di noi che se ne è andato troppo presto,

senza neanche darci il tempo di capire.”

Una dedica straziante, che riporta alla mente il 16 maggio 2014, giorno in cui Stefano Cini, Sovrintendente della Squadra Mobile di Pistoia alla narcotici da dieci anni, morì stroncato da un infarto lasciando increduli famigliari, amici e colleghi. Una vita valorosa spenta a 53 anni nella notte, in un silenzio virtuoso.

Questa dedica a Stefano Cini introduce una grande riflessione sul lavoro e sulla vita dei tutori della legge, riflessione che sarà poi trattata all’interno del romanzo. Illuminante la successiva citazione  di Eraclito:Per le anime è morte diventare acqua,/ e per l’acqua è morte diventare terra,/ ma dalla terra nasce l’acqua e dall’acqua nasce l’anima.”

Antonio Fusco, Funzionario nella Polizia di Stato e Criminologo forense, dopo il successo di “Ogni giorno ha il suo male”, conferma Giunti Editore come casa editrice per la sua nuova opera “La pietà dell’acqua”.

Sfogliando il nuovo romanzo di Antonio Fusco si percepisce subito il suo personalissimo modo di narrare storie basate su dinamiche realmente vissute. La realtà descritta è colma di brividi e forti tensioni che vedono il commissario Casabona protagonista di nuovi macabri enigmi.

Ambientato sulle colline toscane, il noir si interroga sulla ferocia di un passato troppo ingombrante per il commissario ed inizia con il ritrovamento di un cadavere sotto il castagno dell’impiccato, un albero prediletto dalla malavita per le esecuzioni. Il commissario Casabona intuisce subito la probabile resa dei conti, vorrebbe iniziare le indagini ma sarà impossibilitato dalla direzione antimafia che gli sottrae il caso.

Dunque abbiamo un’esecuzione sotto il castagno dell’impiccato, un commissario sospettoso e tenace, ed ancora una Torre Ghibellina  riemersa, come per magia, dal prosciugamento di una diga costruita nel dopoguerra, una giornalista che indaga su una presunta strage di matrice nazista, un dossier scottante che trascina con se una fiume di omicidi, una fuga a Parigi ed il rientro in paese.

Ingredienti di tutto rispetto soprattutto se sommati ad uno stile fluido ed avvincente che accompagna il lettore in una vicenda dal sapore particolarmente realistico.

In chiusura, oltre al consigliarvi l’immediata lettura de “La pietà dell’acqua”, vi annuncio che per l’occasione dell’uscita del romanzo, sarà disponibile in versione tascabile il precedente romanzo “Ogni giorno ha il suo male”.

Casabona continuava a rimuginare su una domanda: per quale cazzo di motivo si deve ammazzare una persona il giorno di Ferragosto?

È vero, la gente con il caldo perde la testa più facilmente. Ma questo non era un delitto d’impeto. La vittima era stata portata su quell’altopiano e giustiziata con tutta calma. All’alba, con il fresco. Almeno così gli avevano detto i suoi.

La morte non va mai in vacanza.

Antonio Fusco nasce nel 1964 a Napoli, si è laureato in Giurisprudenza e Scienze delle Pubbliche amministrazioni. Attualmente è Funzionario nella Polizia di Stato e Criminologo forense. Ha lavorato a Roma ed a Napoli. Dal 2000 vive e lavora in Toscana.

Written by Alessia Mocci

Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)


Info

Sito Giunti – La pietà dell’acqua

Blog Antonio Fusco

Sito Giunti – Ogni giorno ha il suo male


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