Lo scrittore continua tra i misteri delle indagini poliziesche, la storia del brillante e cinico commissario Casabona, che questa volta dovrà vedersela con un misterioso omicidio nei pressi del lago Bali.
Trama
È un ferragosto rovente e sulle colline toscane ai confini di Valdenza viene trovato il corpo di un uomo, ucciso con una revolverata alla nuca, sotto quello che in paese tutti chiamano “il castagno dell’impiccato”. Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all’occhio esperto del commissario Casabona, costretto a rientrare in tutta fretta dalle ferie, dopo un’accesa discussione con la moglie. Casabona non fa in tempo a dare inizio alle indagini, però, che il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano, molto strano. Come l’atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago è riemerso il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, con le sue casupole di pietra, l’antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l’evento, Casabona si imbatte in Monique, un’affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso
Antonio Fusco non delude
Il commissario dovrà riuscire a districarsi in una lunga catena di misteriosi omicidi per riuscire a scoprire la verità.
Antonio Fusco con questo romanzo non delude i suoi lettori: grazie alla sua esperienza professionale e alla costruzione della storia basata sulle vicende realmente accadute, riesce a regalare un’ atmosfera noir in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.