Pieve di S.Vigilio
foto personale
L’antica Pieve racchiude in sè come in uno scrigno più di 1500 anni di storia, dei quali, in seguito ai recenti scavi archeologici, sono emerse interessanti testimonianze. Fondate tra il IV e il V secolo da missionari inviati dal Patriarcato aquileiese o da Concordia, le pievi costituivano il primo avamposto del cristianesimo in terre ancora pagane. Solo in esse si poteva amministrare il battesimo e seppellire i defunti e da esse dipendevano le chiese filiali. La pieve di San Vigilio era posta al centro di un territorio vasto, probabilmente attraversato dalla via Postumia che collegava Oderzo con Aquileia. Gli scavi recenti hanno fatto affiorare nuclei abitativi, castellieri e villaggi protostorici. La chiesa, in posizione sopraelevata era posta a guardia del borgo. L’edificio è racchiuso in una cinta muraria (non quella originaria) ed è dotato di un piccolo cimitero e di una torre di guardia del XI secolo, la quale fu trasformata in campanile. Custodisce all’interno parte di affreschi databili al XII secolo, un fonte battesimale in pietra e un’acquasantiera del Pavanello, del 1643. Tra il 1993 e il 1994 gli scavi archeologicio hanno messo in luce l’antica soglia, collocata 60 centimetri più in basso e spostata verdo nord e, nei pressi, due fondazioni larghe un metro; forse gli ultimi resti di una torre più antica del campanile attuale. E’ stata pure rinvenuta una vasca battesimale risalente all’epoca in cui il sacramento si amministrava per immersione; usanza dei primi secoli del cristianesimo cui pose fine, a metà del 1500, il Concilio di Trento.
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