Nel seguire la rassegna stampa mi stupisco dello spazio che viene dedicato a una scemenza del genere, il Corriere della Sera confeziona ben due pagine (!), gli altri si adeguano per via della concorrenza. La proposta si capisce che non ha costrutto e senso. Viene buttata lì tanto per vedere l’effetto e per ricordarci che l’onorevole esiste e ogni tanto batte un colpo.
Ho già detto del piacere e della convenienza di leggere su carta e non su schermo (qui e qui ad esempio), anche se negli ultimi tempi ho parzialmente cambiato idea. In questo senso: preferisco le riviste e i libri, trovo utili i quotidiani locali (sto maturando una vera passione per questi) e mi interessano meno i grandi quotidiani (rimango affezionato a La Stampa).
La carta non necessita pile e quindi non sei costretto a cercare prese o maledire l’autonomia delle batterie, la puoi piegare e stropicciare in borsa o in tasca, tirare fuori in qualsiasi momento senza preoccuparsi dei riflessi della luce, insomma è pratica. Però.
Però m’interessa poco e provo un certo fastidio verso il preoccupato chiacchericcio sulla crisi e il calo delle vendite. Perchè notizie come quella citata stanno bene in un riquadro di un qualunque portale d’informazione o intrattenimento, al limite in un box di notizie brevi o curiose. Riempire 2 pagine con commenti e racconto singifica avrer la pigrizia sotto le suole delle scarpe e una certa dose di conformismo (se il tuo caporedattore pensa che quella notizia va ampliata non gridare se qualcuno offende le “schiene dritte” del giornalismo).
Quindi se i giornali -quelli grandi e blasonati- spariranno dalle edicole la causa va cercata nella pigrizia e nel conformismo cartaceo. Per questo genere di cose qui un sito è sufficiente.