Doveva essere l’esordio stagione outdoor per il saltatore dell’Aeronautica, ma alla fine Fassinotti questo meeting non lo considera neppure gara vera. Intendiamoci, non per l’evento in sé, ma le pessime condizioni climatiche non hanno permesso il regolare svolgimento dei salti.
“Avevo paura di farmi male – ammette Fassinotti –. Già l’anno scorso mi ero infortunato in un momento delicato della stagione e volevo evitare di rifarlo. Essendo una gara a squadre non ho potuto evitare di saltare, ma c’era troppa acqua. Ad un certo punto faticavo a vedere i segni che avevo sulla pedana per la rincorsa. Così fino a 1.94 ho saltato a forbice, poi i 2 metri li ho superati con il fosbury. Ero rimasto l’ultimo in gara così ho tentato anche i 2.10, ma era infattibile”.
In fondo va bene così. Meglio evitare rischi inutili. Il salto in alto, poi, è tra le discipline che più patiscono la pioggia. Servono velocità, inclinazione in curva e stacco: con l’acqua in pedana tutto diventa più difficile e pericoloso.
La prossima gara – quella che a questo punto Fassinotti considera come vero esordio – sarà il Golden Gala a Roma, il 31 maggio. “Me lo hanno confermato da poco. Con un tempo migliore conto di fare una buona prestazione”. Di certo andrà meglio che in questo week-end: non succede spesso di iniziare il riscaldamento alle 15 e saltare alle 18, dopo due ore di attesa sotto l’acqua. No, non era la giornata ideale per il Salto in Alto.
di Edoardo Blandino
Leggi tutte le notizie relative a Marco Fassinotti sulla nostra pagina Campioni.