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La pioniera delle mamme-nonne: «avevate ragione, ho sbagliato»

Creato il 11 novembre 2011 da Uccronline

La pioniera delle mamme-nonne: «avevate ragione, ho sbagliato»In Ultimissima 22/9/11 davamo spazio alla testimonianza di un figlio di genitori-nonni: "Ho avuto la sventura di nascere da genitori di 51 e 42 anni, e non è stata un'esperienza per nulla piacevole. A parte i rischi alla nascita, c'è da considerare cosa significhi essere adolescenti con genitori ultrasessantenni, incapaci di capire i loro figli, che demonizzano qualunque cosa esuli dalle loro esperienze giovanili [...], crescere sentendosi continuamente definire "bastone della mia vecchiaia" [...] costruirsi un futuro con genitori ormai anziani e bisognosi di assistenza, barcamenandosi tra pannoloni, medicine e colloqui di lavoro; tra orari d'ufficio e improvvise chiamate da casa per imprevisti legati all'età. [...] Sarebbe quindi ora che la si smettesse di considerare i figli come un diritto assoluto dei genitori, ignorando il loro diritto ad avere una famiglia "normale"; e che si imparasse a rispettare i limiti dettati da Madre Natura, che evidentemente non esistono per caso".

Su "Il Corriere della Sera" arriva anche la testimonianza dal punto di vista della madre-nonna. Si tratta di Susan, la prima donna inglese ad aver messo al mondo una bambina, Freya, a 57 anni, ricorrendo a un intervento di ovodonazione. Allora suscitò molte critiche la sua età, pur temperata da quella del padre di undici anni più giovane. Ma oggi riflettendo sulla sua esperienza, riconosce che i detrattori non avevano torto e propone lei stessa che non si superino i cinquant' anni. E' dunque passata la fase della "dittatura del desiderio" quando la volontà di essere madre a tutti i costi porti ad ignorare il diritto del bambino a nascere in una famiglia veramente predisposta a lui. Ma non tutto quello che può fare la scienza è giusto che venga fatto.

E' proprio su questo infatti che si sofferma la mamma-nonna inglese: lo choc per la nascita di una figlia tardiva ha messo in crisi la coppia, il padre se n' è andato lasciandola sola con la bambina e, pur essendo in pensione e soffrendo di vari acciacchi, ha dovuto riprendere a lavorare e, al tempo stesso, accudire i vecchi genitori. Inoltre si sente estranea alle altre mamme, molto più giovani di lei. Alcune difficoltà sono comuni a tante donne, si legge nell'articolo, ma rese più acute dalla percezione della brevità del tempo che le resta e dalla consapevolezza che non sarà accanto alla figlia quando questa avrà ancora bisogno di lei, nei momenti fondamentali della sua crescita.

In Ultimissima 5/4/11 e Ultimissima 20/6/11 davamo spazio ai pronunciamenti di medici e specialisti fortemente contrari alla gravidanza in tarda età, sia per l'utilizzo della fecondazione assistita, sia per i rischi della madre, sia per quelli dei figli.


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