La poesia del bianco e nero, l’impatto dei colori #6 – Luther King

Creato il 09 agosto 2014 da Ilariagoffredo

Ciao amici,

oggi posto un articolo per la rubrica La poesia del bianco e nero, l’impatto dei colori, potete leggere gli altri articoli qui.

La fotografia ricolorata di questo appuntamento ha come protagonista Martin Luther King ed è stata scattata il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, mentre il leader pacifista pronunciava il celebre discorso dal titolo I have a dream.

Fonte: Wired

Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici ma i silenzi dei nostri amici.

Chi era Martin Luther King?

Martin Luther King (Atlanta 1929 – Memphis 1968) nato Michael King è stato un pastore protestante e uomo politico statunitense, uno dei più importanti leader del movimento dei neri americani per i diritti civili e principale sostenitore della resistenza non violenta alla segregazione razziale. Ordinato pastore nel 1947, durante gli studi si imbatté nelle opere di Gandhi, le cui idee divennero il nucleo della sua filosofia di protesta non violenta. Nel 1954 accettò la nomina di pastore di una chiesa battista a Montgomery (Alabama). In quello stesso anno, la Corte Suprema degli Stati Uniti decretò illegittima la segregazione razziale nelle scuole statali e, in attesa di quella decisione, la segregazione venne sfidata in tutti i luoghi pubblici degli stati del Sud.

Nel 1955 King guidò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery: lo scopo era quello di protestare per l’arresto di Rosa Parks, una donna di colore che si era rifiutata di cedere il proprio posto a un passeggero bianco. Nel corso della protesta, durata 381 giorni, King fu arrestato e imprigionato, e fu minacciato di morte più volte. Il boicottaggio terminò nel 1956 con la sentenza della Corte che dichiarava illegale la segregazione razziale sui trasporti pubblici della città: l’evento rappresentò una grande vittoria per il movimento di protesta non violenta e il prestigio di Luther King aumentò notevolmente.

La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.

Recatosi in India nel 1959, egli comprese più chiaramente la satyagraha, il principio della persuasione non violenta sostenuto da Gandhi, che King era deciso a utilizzare quale principale strumento di protesta sociale. L’anno seguente rinunciò al suo incarico a Montgomery per diventare pastore della chiesa battista di Ebenezer, ad Atlanta, ciò che gli permise di dedicarsi più attivamente alla direzione del nascente movimento per i diritti civili. In quello stesso periodo la leadership nera, che in precedenza si era limitata a promuovere cause e a proporre la riconciliazione, stava subendo una profonda trasformazione e chiedeva il cambiamento ‘con ogni mezzo possibile’. Emersero nuovi movimenti e gruppi più radicali, come i Black Muslims di Malcolm X, il Black Power e le Black Panthers, portatori di differenti ideologie e metodi di lotta contro il razzismo. Tuttavia il prestigio di King garantiva che la non violenza, per quanto non universalmente accettata, restasse il metodo ufficiale di resistenza.

Nel 1963 Luther King condusse un’intensa campagna per i diritti civili a Birmingham, in Alabama, e altre in tutto il Sud, che aveva come obiettivi l’iscrizione dei neri nelle liste elettorali, l’abolizione della segregazione razziale, il miglioramento della qualità dell’istruzione e degli alloggi. Durante queste dimostrazioni non violente, il leader fu arrestato più volte. Il 28 agosto 1963 guidò la storica marcia su Washington e pronunciò il famoso discorso che iniziava con le parole ‘I have a dream‘ (Ho un sogno). Nel 1964 fu insignito delpremio Nobel per la pace. Il 4 aprile del 1968 venne assassinato a Memphis, nel Tennessee, da un sicario; le circostanze della sua morte permangono tuttora oscure.

Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli.

Il Centro Martin Luther King, che si trova nella città di Atlanta, in Georgia, è il centro di documentazione del Movimento per la difesa non violenta dei diritti della popolazione nera. Al suo interno si trova una chiesa battista, nella quale è sepolto Martin Luther King.

Fonte: Encarta

I have a dream

Per comprendere meglio il clima che si respirava in quegli anni consiglio di vedere il film The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca.


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