La poesia del giorno #7

Creato il 21 novembre 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Quaranta inverni profonde trincee
nell’assediata beltà scaveranno:
la superba livrea di giovinezza,
ora tanto ammirata, sarà un cencio.
Chiesto ti fosse dov’è la beltà,
dove il tesoro dei tuoi giorni ardenti,
dire allora ch’è in fondo agli occhi tuoi
onta ingorda sarebbe e inane vanto.
Ben altro vanto avrà beltà, se l’usi.
Rispondere: «Eccolo, il mio bel figliolo:
salderà il conto e scuserà l’età»,
tua dimostrando la beltà di lui.
Nuovo vederti, quando sarai vecchio
e caldo il sangue, quando sarà freddo.

(William Shakspeare – Sonetto)


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