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La poetica delle immagini di Fabio Giovinazzo contro l’omofobia

Creato il 20 ottobre 2014 da Nottetempoblog @Nottetempoblog

Fabio Giovinazzo«Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?».

sono fotografo e filmaker. Amo il cinema e il mio più grande sogno è quello di riuscire ad affermarmi pienamente attraverso questo meraviglioso modo di fare arte. La mia è una regia che nasce da tutto quello che in me rimane nascosto agli occhi degli altri. E per altri, intendo il mondo che consuma il cinema attraverso l’essere spettatore: pubblico che giudica, amando ma anche detestando.

Ecco il mio nuovo film: Raccontare la propria omosessualità attraverso l’essere se stessi.

Pensarlo, scriverlo e dare ad esso forma con la mia poetica delle immagini: è forte in me la convinzione che l’arte cinematografica, se ben usata, possa diventare strumento potente ed efficace per lottare e sconfiggere ogni male della nostra società.

Ho imparato a fare le riprese guardando ogni genere di film, sono convinto che la migliore educazione al fare cinema sia cercare di realizzare un film da solo: la considero un’esperienza incredibile, ricca di soddisfazioni e di profondi insegnamenti.

Penso al mio film sul poeta Edoardo Sanguineti, alla mia opera successiva che ho chiamato “The Men in Blue”, al mio recente documentario sulla vita di un quasi centenario all’interno di una casa di riposo per ex marinai.

E ora la voglia di dare uno schiaffo all’omofobia. Un nuovo capitolo, una nuova storia, un nuovo guizzo della mia fantasia.

Tutti possono dare il proprio contributo al fine di permettere a questo film di vedere la luce: testimonianze di qualcosa che nel bene o nel male è rimasto dentro il cuore, ma anche una frase soltanto, una foto significativa, un gesto semplice ma di eloquenza perchè appartenente ad una rara sensibilità, l’espressione di un volto con o senza passato, un bacio dolcissimo, il mettersi in gioco con simpatia o attraverso le proprie passioni.

Il mio cinema è simile a un sogno o a una fiaba: e questo film non fuggirà da questa regola. Un’opera con la quale voglio raccontare l’omosessualità attraverso la gioia e il dolore, la spensieratezza e la malinconia. Perchè così è la vita.

Considerando me stesso un artista lirico, estroso e visionario, cerco nelle mie opere di dare vita a mondi fuori dall’ordinario sospesi tra sogno e realtà, psicoanalitici ma non banalmente provocatori. Tenendomi ai margini da tutto quello che il pubblico può oggi fruire con troppa semplicità, persisto con fermezza e costanza a perseguire la mia idea di arte.

Fabio Giovinazzo è laureato in Storia, vive e lavora a Genova. Ha partecipato a diverse rassegne Internazionali di fotografia e realizzato mostre personali e collettive.

Questo film puo’ crescere solo con la partecipazione di tutti. Anche la tua!

Per fornire la tua testimonianza e contribuire alla realizzazione del film scrivi a: [email protected]

La poetica delle immagini di Fabio Giovinazzo contro l’omofobia

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