La polemica: gli autori contro la marvel?

Creato il 15 gennaio 2012 da Comixfactory

una illustrazione di Ariel Olivetti tratta da Iron Man 2.0


Negli ultimi tempi la Marvel è davvero nell'occhio del ciclone. Se non fossero state sufficienti la politica di ridimensionamenti applicata dalla nuova dirigenza Disney (politica concretizzatasi in molti licenziamenti negli uffici commerciali e marketing nonché di alcuni editor e di molte testate di seconda fascia) e il rilancio di tutto l'universo narrativo della DC (che ha spodestato per alcuni mesi la casa delle idee dal predominio nel mercato statunitense), giungono adesso le molte lamentele di alcuni degli autori che collaborano con la casa editrice.
Negli ultimi giorni c'è stata, infatti, una notizia che è passata in silenzio ma che nell'ambiente ha prodotto un rumore assordante. Ariel Olivetti, infatti, è stato annunciato come disegnatore di G.I. Combat, una delle sei testate che saranno lanciate, in sostituzione di quelle che hanno riscosso meno successo, nel new 52 della DC Comics. Il disegnatore argentino, però, era in esclusiva con la Marvel (qualche anno fa era stato anche inserito tra gli young guns). La cosa non è sfuggita a Rich Johnston di Bleeding Cool che ha trovato una recente intervista rilasciata in Argentina dall'artista... una intervista nella quale Ariel Olivetti è andato giù pesante nei confronti della sua ex-casa editrice, leggiamone alcuni stralci.
Universo Comics: Stavi lavorando su Iron Man 2.0 che è stata cancellata e molti lettori non si aspettavano che sarebbe stata chiusa...
Ariel Olivetti: Per fortuna è finita. 
UC: Non ti piaceva la trama?
AO: le sceneggiature erano noiose, all'inizio funzionava bene con le altre storie che la Marvel stava pubblicando.
UC: Fear Itself
AO: Sì, proprio quella. Ma più avanti è andata alla malora. Hanno inventato un nemico che davvero non aveva alcun senso. Le sceneggiature procedevano al contrario, lo sceneggiatore si è sposato a metà della serie lasciando tutti con un palmo di naso, e poi è stato sostituito con uno che era pure peggio. L'editor ha provato a porre rimedio alla situazione scrivendo lui le sceneggiature. Un disastro che per fortuna è finito. 
Nel penultimo numero ho potuto disegnare dieci pagine e nient'altro perché la sceneggiatura tardava ad arrivare. Così a una settimana dalla consegna la sceneggiatura non era stata ancora completata. Per l'ultimo numero ho fatto a tempo a disegnare solo cinque pagine. Mi hanno dato la sceneggiatura e mi hanno chiesto  quante pagine riesci a disegnare in cinque giorni? E io gli risposto: cinque. Così hanno dovuto reclutare altri disegnatori. L'ultimo numero è un disastro. C'è una donna che prima è bionda, poi diventa bruna. Era impossibile in una sola settimana coordinare tutti gli artisti
UC: E' strano sentire critiche di questo tipo nei confronti di un editore così grande e con una storia...
AO: Anche McDonald è enorme eppure i suoi hamburger sono disgustosi. Un tempo la Marvel lavorava con la precisione di un orologio, ma tutto è cominciato a cambiare e negli ultimi due o tre anni sono stati licenziati almeno 15 componenti del loro staff. E' un casino.
UC: e questa non è l'unica serie che hanno chiuso...
AO: no ne hanno cancellato una gran quantità.
UC: Quali sono i tuoi piani per il 2012?


AO: ad essere onesti non ne ho. Ho un contratto di esclusiva per ancora due anni e da quando ho finito l'ultimo numero di Iron Man 2.0, ormai due settimane fa, non mi è stato assegnato alcun incarico. Così se entro due settimane non mi sarà affidato mi presenterò da loro con il mio contratto e gli dirò: "Ho bisogno di soldi, e voi dovete pagarmi anche se non lavoro". Insomma non lo so, e neanche loro. Stanno cercando un incarico da affidarmi e pare che non lo riescano a trovare". 

Alla fine pare proprio che l'incarico per Olivetti non sia stato trovato, non alla Marvel almeno. La cosa peggiore, a quanto pare, è che forse sono in molti gli autori sotto contratto di esclusiva che iniziano a chiedere una rescissione del contratto.
Se i nuovi talenti non sono soddisfatti, di certo non son più contente le vecchie glorie. Charles Vess, illustratore britannico molto noto per le sue collaborazioni con Neil Gaiman (Stardust, Sandman), nel corso di una intervista rilasciata a The Beat ha dichiarato: "Sarebbe davvero carino se la Marvel pagasse i creatori di cui ristampa il lavoro. Un anno dopo la pubblicazione della loro raccolta in volume di Warrior's Three che presentava una mia copertina e oltre 100 pagine da me disegnate ho ricevuta una (!!) copia del volume e nessuna parola riguardo qualche tipo di royalty per il mio lavoro. Naturalmente non avrà venduto particolarmente bene. Adesso ho visto che stanno raggruppando 3 o 4 graphic novel dell'uomo ragno in un volume hardcover. All'interno di questo volume ci sarà anche la mia Spider-Man Spirits of the earth di cui sono stato scrittore, illustratore e colorista. Vedremo come si comporteranno questa volta. In contrapposizione la DC Comics provvede a inviare 25 copie del volume e fa un controllo delle royalties da versare ogni 4 mesi. Hmmm... adesso ditemi voi, per chi lavorereste?"
Insomma pare proprio che la casa delle idee stia vivendo una difficile stagione di transizione...

Copertina di Spider-Man Spirits of Earth di Charles Vess



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