La politica montegranarese snobba la questione biogas.

Creato il 17 settembre 2012 da Laperonza

Come i lettori dell’Ape già sapranno venerdì scorso si è tenuta un’importante assemblea pubblica per spiegare alla cittadinanza cosa sia una centrale a biogas, come funzioni, quali siano i rischi e perché ne stiano nascendo così tante e così vicine l’una all’altra. Alla manifestazione, che si è tenuta a Torre San Patrizio, erano invitate molte autorità tra le quali anche il Sindaco di Montegranaro Gastone Gismondi. Questi, pur avendo dato in prima battuta la propria disponibilità, ha poi preferito non essere presente perché, a suo dire, impegnato altrove. Gli organizzatori dell’evento sono stati informati della sua assenza soltanto nel tardo pomeriggio.

Non intendo contestare il sopraggiungere di un impegno così improrogabile all’ultimo minuto, anche se suona strano e dà l’idea di un buon pretesto per schivare una situazione imbarazzante. Credo però che, avendo la giunta montegranarese un numero cospicuo di assessori tra i quali figura uno che avrebbe dovuto comunque, credo, accompagnare il Sindaco all’assemblea, cioè l’Assessore all’Ambiente, non si capisce perché di Montegranaro non ci sia stata una rappresentanza. Ricordo che, ad esempio, per Monte Urano, città interessata alla presenza della centrale nè più nè meno come Montegranaro, erano presenti sia il Sindaco Giacinti che l’Assessore al Territorio Corradi.

Deduco, ma non soltanto da questo, che nemmeno la questione della centrale sia annoverata tra le priorità di questa amministrazione così come, evidentemente, la salute pubblica non è di fondamentale interesse e sarei curioso di conoscere le vere priorità della giunta Gismondi. È però altrettanto triste l’assenza anche dell’opposizione che, parimenti, non ha mandato alcun rappresentate. Delle due l’una: o i due gruppi consiliari sono già perfettamente edotti sull’argomento e non hanno bisogno di ulteriori approfondimenti, oppure hanno lo stesso tipo di interesse per la pubblica salute della maggioranza montegranarese.

Tutti però gareggiano per accaparrarsi la paternità della chiusura della centrale nostrana di Villa Luciani (che dista dall’abitato più o meno come quella di Torre San Patrizio) che, invece, se verrà mai smantellata, sarà grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale oltre che all’impegno fondamentale dei cittadini.

Luca Craia


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