La poltrona, manco la panchina
Creato il 17 agosto 2011 da Rightrugby
Una giornata particolare in attesa che le nazionali siano di nuovo in campo per mettere a punto le loro prestazioni prima che il Mondiale abbia inizio. Le due notizie in questione sono passate da Twitter, il social newtork che spopola nell'ambiente sportivo e il rugby non è da meno: prima l'australiano Matt Giteau che lancia un messaggio criptico, ma forse nemmeno troppo. Poi l'inglese Danny Care che mette le cose in chiaro: lui in Nuova Zelanda non ci andrà, dopo che lo staff medico dell'Inghilterra ha convenuto che è il caso di procedere all'operazione dell'alluce, in seguito all'infortunio patito contro il Galles sabato scorso a Cardiff.
"Absolutely devastaed" è il suo stato d'animo, aggiornato a un'ora fa. Il mediano di mischia augura ai compagni di tornare campioni e ringrazia per i tanti messaggi di sostegno, ma il fatto rimane: niente Coppa del Mondo, dove di certo non avrebbe fatto la comparsa. Coach Martin Johnson più volte ha optato per lui, soprattutto quando Ben Youngs ha messo in mostra alcuni cedimenti comportamentali in campo. Care ha lavorato sodo tutta la scorsa stagione con i suoi Harlequins e ha saputo offrire buoni spunti: forse meno "irrazionale" e imprevedibile di Youngs, ha optato per la consistenza. Si è pure guadagnato i complimenti di Stephen Jones, il columnist del Sunday Times e di Rugby World che non lo ha mai apprezzato più di tanto: "E' stato senza dubbio il migliore tra gli inglesi, ha avuto un grande impatto", ha commentato all'indomani della sconfitta al Millennium Stadium dei detentori del Six Nations.
Down under, invece, tiene banco il quasi dato per scontato addio alle speranze mondiali di Giteau, l'utility back dell'Australia che si era ripromesso di tornare a disputare il torneo per cancellare la delusione di Francia 2007, quando i Wallabies furono eliminati ai quarti di finale dall'Inghilterra nel replay della finale di quattro anni prima. Il suo intento rischia di rimanere tale.
Il rapporto di Giteau con il management guidato da Robbie Deans si è incrinato definitivamente dopo la sconfitta degli australiani con Samoa alla vigilia del Tri-Nations: la sua testa è saltata senza troppi ripensamenti, finendo in tribuna, manco in panchina, per il match contro il Sud Africa. Il rapporto di Giteau con il management guidato da Robbie Deans si è incrinato definitivamente dopo la sconfitta degli australiani con Samoa alla vigilia del Tri-Nations: la sua testa è saltata senza troppi ripensamenti, finendo in tribuna, manco in panchina, per il match contro il Sud Africa. "Abbiamo chiari i nostri pensieri in testa", ha comunicato Deans. La squadra per il Mondiale è fatta, si tratta solo di comunicarla. A meno che qualcuno non cinguetti prima e sveli il colpo di scena dell'occasione.
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