Dopo una serata in cui, finalmente, si è lavoricchiato, faccio oggi, domenica, primo giorno del pavone bianco, la mezza giornata di riposo. Giorno di vento, luce a tratti intensa su di un mare increspato di ondine secche e brillanti e grandi chiari di luce.
Vado a fotografare la cava di F.
La struttura, a due passi dal mare, tra la collina ormai dimezzata e l'Aurelia, è chiusa da un po' e dovrebbe essere recuperata a fini edilizi e turistici e serve ormai solo da deposito di camion e scavatrici. Mi intrufolo furtivo, malgrado la decina di cartelli che lo vietano, confidando sempre nell'eventuale aiuto del mio legale nobilissimo.
Lo spazio è desolato e spoglio, polveroso , bianco. Alcune costruzioni portano i segni del passare dei tempi e devono aver assistito negli anni il lavoro degli operai. Una casupola deve aver ospitato un guardiano che forse azionava l'apertura delle sbarre. Vedo degli spogliatoi, dei bagni con le docce , i servizi alla turca e grandi capannoni dove si lavorava probabilmente il materiale estratto Tutto è coperto da polvere finissima . Un allagamento, forse portato dalla pioggia, ha trasformato la terra in un enorme, affascinante cretto, circondato da erbacce e spazzatura.…....