La posta degli autori solitari – 6

Creato il 02 maggio 2012 da Camphora @StarbooksIt
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Giulio ci scrive: “Perché quando scrivo ricevo complimenti dagli amici e non dagli addetti al lavoro?”
Ecco, a parte il fatto che ricevere complimenti da quelli che tu chiami addetti al lavoro è quasi impossibile (al massimo ti diranno “funziona” o “possiamo provare a farne un libro”), c’è da dire che i complimenti sono un materiale da maneggiare con molta cura. Quanti complimenti sono attendibili? Quanti sono obiettivi? Quanti sinceri? Quanti sono invece influenzati dal legame che si ha con l’autore, dalla paura di ferirlo o scoraggiarlo? Quanti sono fatti per il quieto vivere e quanti (soprattutto nelle community sul web) per incoraggiare commenti positivi alle PROPRIE opere?
Per te che scrivi e non accetti che persone estranee non siano così entusiaste del tuo lavoro, queste domande devono essere un tarlo. Non sono gli estranei ad essere prevenuti nei tuoi confronti: forse sono i tuoi amici ad essere prevenuti in senso contrario. Come dico sempre, la mamma non conta come fan.


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