La preistoria Sinister e il maniaco sessuale CineKult in dvd

Creato il 16 novembre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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A causa di un’eruzione vulcanica che ha seminato la morte tra i sudditi, Mak alias Brian O’Shaughnessy – successore al comando di una tribù indigena dopo che il capo è stato ucciso nel corso di una tremenda caccia – decide di emigrare per raggiungere insieme ai pochi superstiti un villaggio in cui insediarsi stabilmente.
Con la successiva nascita dei figli Toomak e Rool, ovvero Tony Bonner e Robin John, il primo saggio e gentile ed il secondo spietato sanguinario, prosegue La lotta del sesso 6 milioni di anni fa (1971), ovvero il lungometraggio di DonGli ArgonautiChaffey tramite cui la Hammer Film Productions concluse il suo ciclo riguardante la preistoria, iniziato dallo stesso regista con Un milione di anni fa (1966).
Lungometraggio che, riscoperto su supporto dvd – accompagnato dal trailer – da Sinister Film, come il titolo stesso lascia intuire si svolge in realtà prima dell’altra pellicola, tirando in ballo la Miss Norvegia – nonché Bond girl di Agente 007 – Al servizio segreto Sua Maestà (1969) – Julie Ege al posto della Raquel Welch del capostipite ed immergendosi in cruenti combattimenti, sexy fanciulle in bikini e fauna spaziante da cervi a fagoceri, passando per istrici.


Niente dinosauri, quindi, che, però, concepiti attraverso gli ottimi effetti speciali in stop motion – candidati al premio Oscar – curati da Jim Danforth e Roger Dicken, troviamo – dai triceratopi agli pterodonti – nel precedente lavoro hammeriano Quando i dinosauri si mordevano la coda (1970) di Val Guest, altra riscoperta su disco digitale – in questo caso corredata di galleria fotografica – targata Sinister.
In un’epoca in cui il terrore principale era che il sole abbandonasse l’uomo lasciandolo al gelo e all’oscurità, ne è protagonista la Victoria Vetri de L’invasione delle api regine (1973), la quale, senza esitare a mostrarsi generosamente svestita, scende dalle montagne e si avventura sulle scogliere per fuggire dalla sua tribù, che intende sacrificarla al Dio Sole; fino ad incontrare il giovane Tara che, interpretato da Robin Hawdon e appartenente al popolo dei pescatori, la prende con se provocando la gelosia delle altre donne del campo, mentre l’arrivo dei guerrieri alla sua ricerca la spingono a trovare rifugio nelle foreste.
Foreste dove, in mezzo ad insidie e pericoli, scopre un insolito alleato proprio nella femmina di una creatura preistorica; nel corso di oltre un’ora e mezza di visione parlata in troglodita come gli altri due film della serie e che, impreziosita dall’abbondanza di movimento e non priva neppure di furiose tempeste, rivela, inoltre, una voce narrante dai toni piuttosto ironici.


E, cambiando del tutto genere e nazionalità, ci spostiamo nell’ambito della collana CineKult di CG Home Video per rispolverare Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile (1972) di Roberto Bianchi Montero, thriller all’italiana che, nato in maniera evidente sulla scia del successo riscosso dai primissimi classici di Dario Argento, pare sia anche circolato negli Stati Uniti in una versione “arricchita” di inserti hard.
Del resto, a cominciare dall’immagine di apertura con salma femminile completamente nuda, non sono affatto massicce dosi di erotismo a risultare assenti nell’ambito della vicenda che vede FarleySensoGranger nei panni del commissario Capuana, impegnato nelle indagini riguardanti le uccisioni di donne commesse da un misterioso omicida abbigliato di nero e con cappellaccio e caratterizzato dalla passione per le armi bianche, che scopre essere legate da un comune denominatore: l’infedeltà coniugale.
Assassino che non manca di agire su una spiaggia e a bordo di un treno, oltre a cimentarsi in un’aggressione in bagno che, per certi aspetti, sembra quasi anticipare la morte di Giuliana Calandra in Profondo rosso (1975) del già citato Argento.
Man mano che, in attesa della scoperta dell’identità del massacratore, il Luciano Rossi di Lo chiamavano Trinità (1970), la Annabella Incontrera de La tarantola dal ventre nero (1971), Sylva Koscina, Silvano Tranquilli e la starlette FemiLa collegialeBenussi popolano il cast di un insieme su cui, nella sezione extra, il critico cinematografico Claudio Bartolini ci illumina per mezzo di un contributo video di ventisei minuti.

Francesco Lomuscio

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