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La presentazione della Guida per gli imprenditori russi in Italia

Creato il 17 marzo 2014 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR
La presentazione della Guida per gli imprenditori russi in Italia

Si è svolta mercoledì 26 febbraio nella splendida cornice del Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma la presentazione della Guida per gli imprenditori russi in Italia, pubblicata dalla Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia. L’evento è stato realizzato, oltre che dalla stessa Rappresentanza Commerciale, anche dall’Ambasciata della Federazione Russa, in collaborazione con l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e lo Studio Legale Nunziante Magrone. In una fase caratterizzata da una costante crescita degli scambi commerciali bilaterali, quello degli investimenti russi in Italia rimane un ambito dall’importante potenziale di crescita, ancora non pienamente sfruttato. La pubblicazione di questo volume di oltre trecento pagine rappresenta quindi un’iniziativa utile per gli imprenditori russi che vogliono entrare nel mercato italiano, fornendo loro le informazioni necessarie sul quadro normativo e sulle possibilità di investimento. Da parte italiana, la possibilità di attrarre capitale straniero può sicuramente essere uno degli elementi sui quali puntare per stimolare la crescita economica ed occupazionale.

L’intervento di apertura è stato affidato a Sergej Razov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia. L’Ambasciatore ha ricordato al numeroso pubblico presente in sala l’importanza dei rapporti italo-russi, tra l’altro confermati anche dal recente vertice bilaterale di Trieste. La Guida, ha continuato Razov, è un lavoro interessante, ricco di informazioni e ben strutturato, che non può che contribuire in positivo al miglioramento dei rapporti economici che, tra Italia e Federazione Russa, sono già ottimi e in continua crescita a dispetto delle difficoltà dell’economia mondiale.

A seguire è intervenuta Natela Shengelija, Presidente della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia, che ha presieduto l’incontro. La Shengelija, una delle promotrici della Guida, ha ricordato come l’utilità di questa iniziativa la si deve alla necessità di dare risposte efficaci agli imprenditori desiderosi di inserirsi nel mercato italiano e, infine, ha ringraziato tutte le autorità e gli organismi italiani che hanno collaborato alla realizzazione del volume.

La natura dei rapporti commerciali tra i due Paesi è stato al centro dell’intervento dell’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, Consigliere Diplomatico presso la Presidenza della Repubblica Italiana. Zanardi Landi si è soffermato sull’analoga iniziativa realizzata per gli imprenditori italiani in Russia nel 2012, quando ricopriva l’incarico di Ambasciatore italiano a Mosca. Descrivendo la Guida per gli imprenditori italiani, l’Ambasciatore ha spiegato che questa ha avuto non solo il merito di aiutare le imprese, ma anche quello di creare il giusto gioco di squadra tra le diverse rappresentanze italiane presenti all’estero e stabilire rapporti cordiali con le istituzioni centrali e regionali russe. Per Zanardi Landi tra gli aspetti positivi della pubblicazione del manuale russo c’è da considerare la possibilità di dare un’immagine dell’Italia che va oltre l’ambito turistico-culturale, dando risalto al tessuto industriale.

L’importanza del settore industriale, e in particolare di quello manifatturiero, per l’economia italiana è il concetto sviluppato anche dall’Ambasciatore Giovanni Castellaneta, Presidente di SACE, gruppo che svolge attività di supporto per le imprese italiane all’estero e di assicurazione e protezione dei loro investimenti. Proprio in questa funzione, Castellaneta ha spiegato che la cooperazione con la Federazione Russa rappresenta una parte significativa dell’attività del gruppo, con un ammontare di circa 6 miliardi di euro posti a garanzia di contratti del valore totale di 10 miliardi. Ciò, ha continuato il Presidente di SACE, fa di questo Paese il primo destinatario degli interventi del gruppo, che dal 2006 ha un suo ufficio a Mosca e nel corso del tempo ha instaurato ottimi rapporti anche con il suo corrispettivo russo, creato proprio seguendo il modello di SACE.

A seguire, Giuseppe Tripoli, Direttore Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo Economico, ha voluto sottolineare che la pubblicazione del manuale è un’ottima iniziativa, sia in relazione all’elevato tasso di crescita dei rapporti economici italo-russi, sia per il potenziale riguardante gli investimenti che deve essere ancora sviluppato. Tripoli, nel corso del suo intervento, ha infatti evidenziato l’importanza di rendere più attraente il mercato italiano per gli imprenditori stranieri, in quanto l’Italia può vantare una buona struttura industriale e prospettive future di crescita, in particolare grazie al progetto “Destinazione Italia” promosso dal Governo e finalizzato a incentivare proprio gli investimenti esteri. Per Tripoli altro aspetto fondamentale è quello legato al ruolo che le PMI e il settore dell’alta tecnologia possono assolvere all’interno dell’interscambio tra i due Paesi. Per questo motivo, ha concluso il rappresentante del Mise, ogni iniziativa come quella del manuale per gli imprenditori russi è da accogliere positivamente.

Il Direttore dell’Agenzia ICE Riccardo Monti ha ricordato come il rapporto tra Russia e Italia sia caratterizzato da un idem sentire che è alla base di un solido legame che va oltre le relazioni economiche, come ben testimoniato dalla presenza dell’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Soči. Anche Monti ha voluto mettere in risalto la crescita dei flussi commerciali, che ormai hanno superato anche quelli franco-russi, seppure siano ancora presenti alcuni ambiti dove è necessario intervenire. Tra questi, ha continuato Monti, c’è proprio la promozione degli investimenti russi in Italia che, per ora, sono rivolti soprattutto verso il settore immobiliare. In questo ambito, ha proseguito Monti, c’è ancora un enorme patrimonio da mettere a disposizione e, nell’ottica della ripresa economica italiana, questo interesse russo potrebbe essere un elemento da non sottovalutare per attrarre nuovi capitali.

L’importanza della continuità delle attività di cooperazione economica tra i due Paesi è stato quanto sottolineato dal Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa Rosario Alessandrello, secondo il quale i mutamenti politici interni non devono essere di ostacolo per i principali attori economici. Per l’Italia, secondo Alessandrello, la Russia rappresenta un mercato che, nell’ambito dei BRICS, è sicuramente più vicino rispetto agli altri Paesi non solo da un punto di vista geografico, ma anche politico e culturale. Infatti già durante il periodo sovietico, ha ricordato il Presidente della Camera di Commercio, erano presenti organismi di collaborazione economica bilaterali. Alessandrello ha infine concluso facendo presente come, visti i limiti dell’azione diplomatica di Bruxelles, per l’Italia sarebbe importante recuperare un ruolo centrale in ambito europeo nella definizione di una policy comunitaria nei confronti della Federazione Russa.

A seguire è intervenuto Armando Ginesi, Console Onorario della Federazione Russa ad Ancona. Ginesi si è concentrato soprattutto sulla realtà dinamica della regione Marche e dei suoi rapporti commerciali con la Russia, favoriti da elementi importanti come la posizione geografica e una rete infrastrutturale ben integrata con il resto del Paese e l’estero. La regione Marche, ha spiegato Ginesi, pur avendo una popolazione di appena 1,5 milioni di abitanti, è stabilmente al quarto-quinto posto nella classifica dei flussi commerciali con la Russia, giustificando quindi la fama di Ancona quale “Porta d’Oriente” d’Italia. Il Console Onorario, oltre alla Guida, ha poi voluto ricordare alcune iniziative realizzate nella sua regione, tra questi due siti internet in lingua russa incentrati sul mondo della moda e sul settore immobiliare. In relazione all’Anno del Turismo russo in Italia in corso nel 2014 e ufficializzato al recente Vertice di Trieste, Ginesi ha poi voluto sollecitare le autorità a prestare maggiore attenzione alla promozione del turismo e in particolare ad alcuni settori con ampi margini di crescita, come quello culturale, sanitario e religioso.

Gli interventi di chiusura sono stati affidati ai rappresentanti di due delle strutture che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Per lo studio legale Nunziante-Magrone è intervenuto l’avvocato Gianmatteo Nunziante che, partendo da un riferimento al processo generale di disgregazione e diffusione del potere in atto nel mondo contemporaneo, ha evidenziato come similarmente anche in economia le piccole e medie imprese possano giocare un ruolo sempre più importante. Per questo, secondo l’avvocato Morgante, nonostante il diverso peso delle PMI nei due Paesi, è da auspicare una più forte cooperazione in questo settore. Infine, parlando dell’utilità che la Guida può avere nell’aiutare la crescita degli investimenti in Italia, Nunziante ha spiegato che, in un tempo ancora segnato dalla crisi globale, l’informazione rappresenta uno strumento utilissimo sia per le imprese che gli Stati per superare la attuali difficoltà economiche e affacciarsi sui mercati internazionali.

A chiudere i lavori, l’intervento di Tiberio Graziani, Presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), l’altro ente che ha collaborato all’organizzazione dell’incontro. Oltre a manifestare l’apprezzamento per la Guida, ritenuta un’ottima iniziativa per favorire l’internazionalizzazione dei settori produttivi e finanziari, Graziani ha voluto porre in risalto il ruolo che il partenariato tecnologico e scientifico potrebbe avere in una prospettiva di maggiore cooperazione economica, e quindi di sviluppo, per i due Paesi. La realizzazione di un solida partnership in questo settore avrebbe il vantaggio di garantire alla Federazione Russia i benefici legati al trasferimento tecnologico, mentre per l’Italia si rafforzerebbero le prospettive di crescita dei poli tecnologici nazionali, i quali amplierebbero ulteriormente il loro raggio d’azione con ricadute positive per tutta l’economia.

(A.L.)


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