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La presidenza dell’ANCI a Giacomo Scala sindaco di Alcamo

Creato il 24 luglio 2011 da Diarioelettorale

Il nuovo presidente regionale dell’Associazione dei comuni siciliani e’ da ieri 23 luglio Giacomo Scala, sindaco a fine mandato di Alcamo, espressione dell’area Innovazioni del Pd (gli ex margheritini di Papania e Genovese), e prossimo deputato regionale del Pd.
L’esponente del Partito democratico conquista la carica che da oltre un decennio era appannaggio del centrodestra, ed in particolare negli ultimi anni del pessimo sindaco di Palermo Diego Cammarata.
Scala, e’ stato eletto per acclamazione, a conclusione della decima assemblea congressuale dell’Anci Sicilia, svoltasi a Palermo.
L’asse Terzo polo-Pd è riuscito a catalizzare un vasto consenso, ben oltre gli steccati degli schieramenti.
L’elezione del nuovo presidente e’ avvenuta dopo la nomina dei 65 membri del consiglio regionale. Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, e’ stato invece nominato vicepresidente vicario.
Il Giornale di Sicilia, che evidentemente non ama questa maggioranza, con un pezzo di Giacinto Pipitone, si attarda oggi in una analisi tesa a sottolineare lo sfaldamento in casa Pd quale conseguenza di alcuni spostamenti di uomini dallo stesso Pd all’Api il microscopico partito di Rutelli, facendo passare in secondo piano i significati politici che possono leggersi dietro l’elezione di Scala.
Al di là delle dichiarazioni di circostanza, l’elezione di Scala infatti, segna il consolidarsi di un asse quello tra Terzo polo e Pd che sembra destinato a segnare la politica isolana nei prossimi anni e che già da settembre potrebbe dare luogo ad un rimpasto della giunta Lombardo con l’inserimento di politici del Pd e dell’Udc.
Di fatto il processo di perdita di centralità politica del Pdl che in Sicilia aveva già segnato un punto con l’elezione di Raffaele Lombardo alla presidenza della regione sembra destinato a continuare nella prossima tornata amministrativa del 2012.
Non è privo di fondamento quanto dichiarato nei giorni scorso da Raffaele Lombardo alla convention del Terzo polo: “Qualcuno si chiede se il Terzo polo potra’ avere ruolo importante, se ci sono le condizioni perche’ questo avvenga. Noi la risposta gia’ ce l’abbiamo… il terzo polo governa una regione che, con tutto il rispetto non e’ il Trentino o la Val D’Aosta, ma e’ una grande regione italiana, la Sicilia con i suoi cinque milioni di abitanti, con un gruppo di 30 parlamentari che e’ il piu’ grande del consiglio regionale“.
Quanto invece al suo auspicio “Che si possa chiudere al piu’ presto presto una ventennale parentesi che ci lascia degrado economico e morale e grande crisi“, ci sfugge chi identifichi lo stesso Raffaele Lombardo nella veste di protagonisti della parentesiche ci lascia degrado economico e morale e grande crisi” e per quale oscura ragione ritenga di doverne essere identificato non come corresponsabile, ma come oppositore.
Il solito vecchio, caro, trasformismo isolano.


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