Bello, bello e bello.
LA PRIMA COSA BELLA
Un viaggio nel passato, nella sua gioventu’, di un uomo non piu’ ragazzo che si e’ allontanato da casa per fuggire a brutti ricordi, ad una presenza abbastanza ingombrante della mamma, bella estroversa e incontenibile.
Mamma malata terminale, con la spinta della sorella torna a Livorno, sua citta’ natale e li partono una serie infinita di ricordi, andando a ripercorrere tutte le tappe che lo hanno fatto divetnare adulto, giovane, insicuro e infelice.
Un film malinconico, che fa pero’ trasparire come gli uomini possono essere diversi, introversi e estroversi, sempre a guardare il bicchiero mezzo pieno, in opposizione a chi lo vede sempre mezzo vuoto.
Una mamma amorevole, ma che comunque attrae in modo controverso, presenza pesante el tempo stesso indispensabile.
Virzi’ ancora una volta fotografa alla perfezione l’Italia e gli italiani, finti emancipati, e gelosi fino al midollo. Anche in questo caso riprende fedelmente una storia vera, italiana e che potrebbe essere quella del vincino di casa. Con al centro la famiglia, sempre bisfratta e derisa, ma che alla fine e’ sempre il covo piu’ accogliente e piu’ sicuro di tutti.
Una Stefania Sandrelli mitica, che oramai, anche con i suoi anni, riesce ad intepretare ruoli complessi e difficili.
Voto: 7