La prima foto che sconvolse il mondo

Creato il 25 marzo 2013 da Cafeafrica @cafeafrica_blog

Durante l’epoca imperialista, per cinque anni Charles Goodyear (sì, proprio quello da cui prendono il nome gli pneumatici) cercò di trarre un materiale resistente dal lattice dell’albero di gomma. Falliva sempre. Tuttavia, dopo essere quasi finito sul lastrico, gli venne l’idea di aggiungere dello zolfo alla gomma: nacque un materiale resistente ed elastico, che avrebbe rivoluzionato il mondo. La gomma vulcanizzata sarebbe risultata molto importante nell’industria automobilistica, e non solo. Salì dunque alle stelle la richiesta del lattice, che veniva estratto in Congo
Tale zona dell’Africa era dal 1885 sotto dominio di Leopoldo II, re del Belgio, che del Congo sfruttava le risorse, frustava e mutilava la popolazione indigena (prendeva le famiglie in ostaggio, cosicché gli uomini fossero costretti a lavorare per i coloni). Nel frattempo trapelavano alcune notizie in Europa, e ci si cominciava ad interrogare sui diritti umani
Un giorno un uomo chiamato Nsala si presentò a casa di una  missionaria di nome Alice Harris; aveva con sé un pacchetto realizzato con delle foglie, lo scartò e ne mostrò il contenuto: una mano e un piede della sua bambina di cinque anni. Era infatti pratica comune che i soldati coloni amputassero gli arti a bambini ed adulti, per mostrare la propria forza. Alice Harris scattò allora una famosissima foto in cui si vedel’uomo che osserva gli arti della figlia. Questa foto – insieme a molte altre, di bambini senza mani – venne spedita ai media occidentali, e sconvolse le masse di tutto il mondo, specie in Stati Uniti ed Inghilterra, dove le foto venivano proiettate in incontri pubblici.
Sotto pressione dell’opinione pubblica internazionale, ed anche di scrittori famosi dell’epoca, nel 1908 Re Leopoldo pose fine alle sue indiscriminate atrocità.


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